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23/12/24 ore

Napoli, de Magistris ha davvero “scassato”



“Abbiamo scassato, abbiamo scassato!” Il tormentone di Luigi de Magistris dopo la storica vittoria suona oggi beffardo. Dopo sei anni rivoluzionari, l'amministrazione del Comune di Napoli ha infatti 60 giorni di tempo per evitare il dissesto finanziario. La Corte dei Conti è stata chiara: vanno poste in essere “le misure correttive necessarie a superare le rilevate criticità...”.

 

A quanto pare, le previsioni di entrata errate e le mancanze del Sindaco rispetto alle promesse in campagna elettorale hanno aggravato una situazione di bilancio che nel 2011 era ampiamente recuperabile, come spiega l'ex assessore al Bilancio Riccardo Realfonzo in questo articolo di Business Insider.

 

Dal canto suo de Magistris non ha nascosto la drammaticità del momento e si è appellato - con una supercazzola - all'unità, perché “se la città non risponde a questa sfida in modo compatto, dalle forze sociali a quelle produttive e politiche, l'unica alternativa sarebbe il dissesto...”.

 

Questo non prima di aver incolpato per la situazione difficile “le norme relative al pre-dissesto dei comuni, fra i quali il Comune di Napoli, che sono state formulate dal governo Monti”; fermo restando la “condizione finanziaria (un miliardo e mezzo di euro di debiti e ottocentocinquanta milioni di euro di disavanzo) che questa amministrazione ha ereditato...” Giusto per scaricare ancora il barile al secondo mandato, quindi ampiamente fuori tempo massimo. (A.M.)

 

 


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