Oggi il M5S si lamenta che la legge elettorale approvata alla Camera è pensata contro il movimento. Ma la sola proposta presentata dai pentastellati nel 2014 non scherzava quanto a opportunismo politico.
Prevedeva un sistema proporzionale a doppio turno: nel primo ogni partito si presentava da solo, nel secondo il confronto si limitava ai primi due escludendo tutti gli altri.
Non solo, al vincitore non poteva assegnarsi più del 52% dei seggi, come a dire che si aveva un "premio di minoranza" per il secondo partito che avrebbe ottenuto comunque il 48% dei seggi automaticamente.
Una legge calzata e vestita per i “grillini” che, dopo la sconfitta alle europee, si adattavano a svolgere il ruolo di comprimari con il PD garantendosi uno spazio all'opposizione, dove poteva bastare convincere il 3-4 % di deputati avversi al ribaltone per conquistare la maggioranza in Parlamento. Chiamali fessi.
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