«Al netto di errori, anche grossi, come l’amicizia con l’Iran e qualche altra tentazione luciferina, al netto di tutto questo Chávez resta l’artefice, il protagonista d’una sperimentazione concreta di lotta contro la povertà». A volte le parole valgono più di ogni commento. Così anche questa “perla” di Nichi Vendola, che vale la pena segnalare fra quelle riportate in un articolo di Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera, risulta illuminante.
L'articolo dà conto dell’ esultanza degli amici italiani del Caudillo, fra cui figurano immarcescibili, oltre al leader Sel, anche Fausto Bertinotti, Sergio Rizzo, Paolo Ferrero: tutti insieme pronti a felicitarsi per la nuova vittoria elettorale del Presidente venezuelano Hugo Chavez, tutti appartenenti a quell’aria politica cosiddetta della sinistra radicale che non perde occasione di usare il bilancino, con buona dose di impudicizia, per separare la tara dal lordo pur di fare emergere in modo arbitrario il sedicente "netto".