Primus inter pares. Sarà probabilmente questo l'urlo di battaglia del sindaco capitolino Alemanno ogni qual volta sveste i panni di homo politicus per precipitarsi a salvare da incurie varie e calamità naturali la sua amata Roma.
Era il lontano (e freddo) 7 febbraio 2012 quando, imprigionata a casa da un manto di neve alto ben 15 centimetri, incappai nelle immagini delle prime eroiche azioni di SuperG: scarponi, berretto e badile alla mano, il primo cittadino della capitale, sommerso dalle polemiche sulla (presunta) cattiva gestione dell'emergenza climatica, spalava alacremente la neve assieme all'esercito nei quartieri di Roma Nord. Foto, filmati, tweet.
Poi il ritorno alla vita normale nella antiche sale del Campidoglio, tra scandali su cui piangere (vedi corruzione dei vigili urbani), vie da intestare (a grandi nomi come Giorgio Almirante), manifestazioni da vietare e in ultimo, ma non per questo meno importante, incredibili novità da inaugurare.
Una su tutte: il 13 giugno, con fierezza e determinazione, il sindaco procede al taglio del nastro inaugurale della nuova Metro B1 della Capitale: contrariamente alle aspettative della maggiorparte dei romani, infatti, dopo soli 7 anni di lavori, la città eterna ha a disposizione ben 3 fermate in più di metropolitana. Tre nuovissime stazioni che, per qualche oscura maledizione, sembrano però mandare in tilt l'intero sistema dei trasporti di Roma Nord.
A una settimana dall'inaugurazione è infatti il panico: treni in ritardo, guasti continui, file di uomini e donne disperate, autobus deviati. Ed è così che, il 20 giugno, SuperG decide di riapparire nella sua vera veste: in maniche di camicia, senza la formale giacca, Alemanno decide questa volta di affrontare il caldo torrido per mescolarsi tra la folla e aspettare (invano) l'arrivo di un treno nella neo-stazione di Conca d'Oro. Solo una parola, alla fine dell'avventura: “Intollerabile”.
Così, forse scioccato dall'esperienza trasporto pubblico o dai 40 gradi percepiti durante la sua ultima missione, il SuperSindaco ha nottetempo deciso di uscire allo scoperto solo al calar del sole. E a chi questa notte si godeva per le strade romane un po' di fresco venticello, il primo cittadino è apparso a cavallo di una ruggente motocicletta nera, in total black (casco e tuta), pronto a difendere la tranquillità delle sue vie dalle acerrime nemiche prostitute e a vegliare come un angelo nero sul sonno dei suoi cittadini.
Ed eccomi a guardare voracemente le foto che lo ritraggono, questo Tulipano Nero in carne ed ossa. Nella mente solo due parole: amazing Alemanno.