Ma come la pensa Gianfranco Fini? Oggi come oggi pare che stia, almeno a parole, agli antipodi dei suoi infausti di giovine neofascista.
Passato scomodo quello del leader di Futuro e libertà, che per questo va affossato con sempre nuove prove di rettitudine, seppur velleitarie, alla riconquista ossessiva della verginità perduta.
In tal senso, l’ultimo gesto probo in ordine di tempo è stato quello di sottoporre all'Ufficio di presidenza della Camera l’estensione anche alle coppie dello stesso sesso dei diritti sull'assistenza sanitaria riconosciuti dal Regolamento di Montecitorio ai conviventi dei deputati, venendo così incontro alla richiesta dell’on Paola Concia.
"Ho garantito che la pronuncia - ha detto il Presidente della Camera - avverrà entro fine legislatura, sottolineando tuttavia che "non sarà semplice, ma sia doveroso che la questione si risolva con una risposta, in un senso o nell'altro”.
E se il senso sarà l’altro poco importa. Anche perché, ciò che conta davvero ce lo dicono le stesse parole di Fini: “…credo anche che, dopo le mie parole, avrete capito come la penso".