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02/05/24 ore

Slovacchia, Europa: nazionalismi pericolosi e nocivi. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa



Il  successo del partito filo-putiniano di Robert Fico Smer Direzione in Slovacchia (paese membro dell'Ue e della Nato, con circa 5,4 milioni di abitanti) ha fatto crescere molte preoccupazioni, a giudicare dai commenti sulla stampa. Si tratta sicuramente di un voto che rivela i rigurgiti nazionalistici presenti in Europa e la crisi di identità che il caso slovacco mette in evidenza considerando che Fico si oppone alle sanzioni contro la Russia, all’immigrazione, alla comunità lgbt+ e a Bruxelles

 

“Fico non è l’ultimo arrivato - scrive su Internazionale il giornalista francese Pierre Haski -. Due volte primo ministro, si è dimesso nel 2018 dopo l’omicidio in Slovacchia del giornalista Ján Kuciak e della sua compagna Martina Kushnirova. La vicenda aveva rivelato la penetrazione del crimine organizzato all’interno dell’élite al potere. È difficile tenere il conto degli esponenti dell’entourage di Fico condannati per corruzione… Per capire il significato di questo risultato basta fare caso a chi si è complimentato per primo con Fico: Viktor Orbán, il capo del governo ungherese che finora è rimasto isolato nella sua vicinanza a Putin.”.

 

Un segnale per l’Europa che comunque vive al suo interno contraddizioni intense, un territorio dove si consumano scontri ideologici, considerando poi la prossima scadenza del voto per il Parlamento di Bruxelles del giugno 2024. 

 

Se  si considera che la piccola Slovacchia è un paese fortemente indebitato  e che dipende dai fondi europei, si comprende come il quadro culturale, prima ancora di quello politico sia pieno di turbolenze. La tentazione illiberale esiste ovunque

 

“Il 1 ottobre - scrive ancora Haski -, a Varsavia, in Polonia, centinaia di migliaia di persone hanno risposto all’appello dell’opposizione liberale, a due settimane dalle elezioni legislative. L’obiettivo è battere (in Polonia si vota il 15 ottobre ndr) il partito Diritto e giustizia (Pis), formazione illiberale che spera di conservare il potere…”. 

 

Del voto in Slovacchia, della situazione europea e dei riflessi in prospettiva per il voto del 2024, conversano Francesco Sisci, sinologo, giornalista e analista politico e Giuseppe Rippa direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale…

 

 

- Slovacchia, Europa: nazionalismi pericolosi e nocivi. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa

(Agenzia Radicale Video)

 

 


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