Una giornata 'storica' per la Turchia: per la prima volta dal 1999, quattro deputate del partito islamico Akp, attualmente al governo, sono entrate nell'aula del Parlamento col il velo islamico.
Quattordici anni fa, sempre una deputata del partito di Recep Tayyip Erdogan (la cui moglie indossa il velo) aveva partecipato velata alla cerimonia di giuramento della Camera, attirandosi fischi e insulti e vedendosi poi revocata la cittadinanza.
Oggi, a distanza di un mese dall'approvazione di un pacchetto di riforme con cui il premier turco ha abolito il divieto al velo islamico negli uffici pubblici come segno di una maggiore “democratizzazione” del Paese, la partecipazione di 4 donne ai lavori della Grande Assemblea di Ankara non ha suscitato particolari polemiche, se non qualche urlo da parte di alcuni settori dell'opposizione.
Secondo un sondaggio, infatti, il 72% dei turchi è favorevole alla novità introdotta da Erdogan, il quale ha prontamente definito quanto successo ieri come “un passo verso la normalizzazione”. Questo nonostante quello del velo continui ad essere un tema caldo per una buona parte della Turchia che non nasconde il timore di una nuova islamizzazione del Paese dopo le conquiste laiche del fondatore della Patria, Kemal Ataturk, e di un ulteriore allontanamento della prospettiva di entrare nell'Ue. (F.U.)
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