C.V.D.: l’acronimo usato nel linguaggio dei teoremi dell’aritmetica e della geometria per concludere la dimostrazione (come volevasi dimostrare) questa volta serve perfettamente per formulare un giudizio sintetico sulla chiusura dell’incontro di ieri tra la temuta Kanzlerin di Berlino e il premier italiano… se ne era parlato avant’ieri con il direttore di A.R., che mi diceva: “Vedrai che domani a Berlino tutto finirà con gli abbracci” e così, regolarmente… è stato, anche se il sorriso più smagliante è stato quello dell’Anghela.
La prudenza di Renzi è stata perfetta: ha difeso Schengen, ha sostenuto il contributo europeo alla Turchia per le spese indispensabili per trattenere i profughi nel proprio territorio, precisando che l’Italia chiede soltanto che la quota italiana della sovvenzione sia calcolata agli effetti del giudizio sulla stabilità e insistendo per la flessibilità, sempre con richiamo alle regole, come convenuto a suo tempo anche in occasione della nomina di Jean Claud Junker alla Presidenza della Commissione….
Merkel, cioè, aveva ben motivo per essere contenta: dall’Italia non era arrivato alcun sostegno a quell’eurosceticismo che la preoccupa molto, perchè anche in Germania la polemica contro l’euro si sta rafforzando sia nel suo partito (la CDU) sia nell’elettorato tedesco e trova un punto di riferimento concreto (cioè elettorale) in una nuova formazione politica, la famosa “AfD” (Alternative für Deutschland), a proposito della quale è opportuno un discorso un po’ lungo.
AfD è un partito di destra, ma che evita le nostalgie naziste (sarebbero un fattore di marginalizzazione) ed è forte sostenitore di decise posizioni nazionali: contro l’immigrazione e per cacciare la Grecia dall’Europa, per tenere la Germania dentro l’Unione Europea, ma facendo fuori l’euro…. AfD per di più è in crescita (alle europee del 2014 ha ottenuto sette parlamentari e oggi è dato oltre il 10%, che ne consentirebbe l’ingresso nel Parlamento nazionale). Segue un po’ Marine Le Pen, che si stacca dall’eredeità di Vichy, che durante la guerra vide un governo francese di estrema destra nazionalista collaborare con i tedeschi invasori.
Il pericolo per CDU è rappresentato da tre fattori: l’AfD è un movimento politico che perora forme di democrazia diretta, si badi bene non come in Italia (referendum per abolizione di leggi) ma come in Svizzera, cioè con la possibilità di consultazioni popolari un po’ su tutto, con il chiarissimo obbiettivo di arrivare a sentire direttamente tutto il popolo tedesco, soprattutto sull’euro.
L’AfD, poi, avrebbe l’appoggio esterno di tutti gli euroscettici e in particolare della Gran Bretagna, che non solo può uscire dall’Unione con il prossimo referendum per la Brexit (dando così un forte sostegno agli euroscettici) ma che - anche se resta dentro - continuerà a remare contro (non si dimentichi che la Francia nel 1954 votò contro la Comunità europea di Difesa anche perché il premier inglese, Anthony Eden, al momento buono, si precipitò a Parigi per persuadere Pierre Mendès France, primo ministro francese, a…. non fare sciocchezze.
Infine, i successi di AfD galvanizzerebbero la CSU, il partito di destra nella cattolica Baviera che fu di Franz Joseph Strauss, defunto sì nel 1988, ma che al partito insegnò di non avere nemici a destra….
Se quindi Angela Merkel, dopo la recente, iniziale massima apertura all’immigrazione è tornata sui suoi passi e chiude pure lei le frontiere ai profughi, qualche ragione ce l’ha: in presenza poi di una Svezia che combina il disastro di decretare il rimpatrio forzato di ottantamila immigrati tutti insieme, con conseguenze assai pericolose per l’Europa tutta: figurarsi l’islam radicale, e forse non solo quello! gli europei diventerebbero solo degli ipocriti, accolgono islamici fin che gli fa comodo…
A Berlino ieri Renzi ha capito la necessità di rimettersi in riga con l’europeismo. Ma non si spiegano allora certe forzature… euroscettiche proprio di pochi giorni fa!
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