No al regolamento del Tesoro per l'applicazione dell'Imu sugli enti non commerciali, Chiesa inclusa: è quanto ha deciso il Consiglio di Stato secondo cui il decreto in molte parti va oltre le competenze che erano state demandate dalla legge.
“Parte dello schema in esame – spiega Palazzo Spada – è diretta a definire i requisiti, generali e di settore, per qualificare le diverse attività come svolte con modalità non commerciali. Tale aspetto esula dalla definizione degli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale in caso di utilizzazione dell'immobile mista 'c.d. Indistinta' e mira a delimitare, o comunque a dare una interpretazione, in ordine al carattere non commerciale di determinate attività”.
Il Ministero dell'Economia, inoltre, spiega Palazzo Spada, “ha compiuto scelte applicative in assenza di criteri atti a specificare la natura non commericale di un'attività”. Secondo la legge sulle liberalizzazioni, per gli immobili ad utilizzo misto l'Imu va pagata dal 2013 proporzionalmente all'uso non commerciale dichiarato dai proprietari.
Ma il Consiglio di Stato contesta al governo la decisione di stabilire criteri differenti riguardo l'applicazione dell'imposta: “La diversità e l'eterogeneità dei criteri rispetto alla questione dell'utilizzo misto – si legge nel parere - conferma che si è in presenza di profili che esulano dal potere regolamentare in concreto attribuito”.
Con il provvedimento dell'esecutivo si mirava a rispondere alla procedura d'infrazione aperta nei confronti dell'Italia dalla Commissione europea sui regimi di esenzione dell'applicazione dell'Imu per gli immobili a utilizzo misto, sia commerciale che non: le agevolazioni fiscali di cui gode la Chiesa in Italia, infatti, possono essere considerati come aiuti di stato illegali.
“La Chiesa è già assoggettata largamente a tassazione, dove c'è un' attività svolta secondo criteri commerciali, questa viene tassata regolarmente – ha commentato l'intera vicenda Marco Tarquinio, direttore di Avvenire - non ci sarà nessuna condanna dell'Europa per gli aiuti di Stato, si continua a generare questa nuvola di falsità intorno al mondo del no-profit”.
Scopo del governo, ha intanto dichiarato da Lussemburgo il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, continua a essere quello di “assoggettare tutti i soggetti” all'Imu. Il Tesoro ha ora tempo fino a fine anno per rispondere alla decisione del Consiglio di Stato, visto che la legge prevede il via all'applicazione dell'imposta dal 1° gennario 2013.
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