Mentre in Italia, in Europa, in Occidente si tace su quello che effettivamente accade in Iran, intellettuali, artisti, ma in larga misura, anche la popolazione iraniana, non si ferma. Sottoposti al giogo dell’autoritarismo degli ayatollah (oggi più che mai in crisi e, nonostante il regime repressivo, non riescono a bloccare la protesta e la domanda di libertà che viene dalla gente), affermano i propri diritti e nessuno dice di quello che succede realmente a Teheran.
C’è chi non si rassegna e oggi, con vigore, ha il coraggio di gridare contro il potere minaccioso, con la forza e la consapevolezza di farlo nel loro paese, caricandosi dei rischi drammatici che questo comporta.
Di seguito le dichiarazioni del compositore iraniano Sattar Oraki, fatte a Teheran nei giorni scorsi (il 5 agosto) in occasione di un evento pubblico… (da Memri attraverso vari canali YouTube)
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Il compositore iraniano Sattar Oraki ha fatto una rara protesta pubblica quando ha dichiarato il suo sostegno ai giovani del Khuzestan dopo aver ricevuto il premio per la migliore colonna sonora in un festival di documentari indipendenti che si è tenuto a Teheran.
Oraki ha detto che anche se ci si aspetta che le persone cantino "morte" ad America, Israele, Inghilterra, Russia e Cina, il suo canto è "morte a quel gruppo di funzionari incompetenti e inadeguati che hanno portato il nostro paese in questo stato!”.
Ha poi aggiunto: "Spero che i proiettili che puntano e sparano al petto dei nostri giovani diventino presto una lancia che si volgerà contro di loro”.
Ha concluso dicendo che dedica il premio al Khuzestan.
Il Khuzestan è stato al centro della protesta pubblica per la mancanza di acqua ed elettricità da metà luglio. Il premio del festival del cinema si è tenuto il 5 agosto 2021 e il video è stato pubblicato su vari canali YouTube.
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Sattar Oraki: "Non partecipo alle preghiere del venerdì, ma in questa occasione dovrei cantare alcuni slogan e dire: morte all'America, Israele, l'URSS - o meglio, la Russia - la Cina, l'astuta Inghilterra ... Ma abbiamo già gridato tante volte questi slogan di morte.
Morte [invece ndr] a quel gruppo di funzionari incompetenti e inadeguati che hanno portato il nostro paese in questo stato! Morte [allora] a quei funzionari!
Morte! Spero che i proiettili che mirano e sparano al petto dei nostri giovani diventino presto una lancia che si rivolgerà contro di loro, [come punizione] per i giovani che cercano acqua, cibo e lavoro, e vengono uccisi in questo modo - preziosi giovani dal Khuzestan e da ogni altra parte in questo caro paese.
Alla fine, rimarranno solo l'Iran e gli iraniani. Dedico il mio premio al caro Khuzestan”.
(da Memri) Fonte: Internet - "Vari canali YouTube”
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