Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

23/12/24 ore

Riforma penitenziaria, il Consiglio dei ministri approva le “pene alternative”. Ma non è finita



Il Consiglio dei ministri ha risposto all'ultima chiamata, approvando la parte riforma penitenziaria riguardante l'ampliamento del ricorso alle “pene alternative” al carcere. Ora il provvedimento deve completare il suo torturoso iter, passando nuovamente al vaglio delle commissioni parlamentari, le quali hanno 10 giorni per fornire ulteriori controdeduzioni, prima di tornare al Cdm per il via libera definitivo.

 

Data la situazione di passaggio da una Legislatura all'altra, l'imprevisto è dietro l'angolo. L'unico ostacolo dovrebbe arrivare dal mancato raggiungimento del numero legale al Senato, mentre alla Camera la maggioranza sembra garantita. Quindi le “preoccupazioni procedurali” restano.

 

Ma c'è ora ottimismo da parte di quanti - Rita Bernardini e il Partito radicale, insieme con Unione Camere penali italiane - si sono strenuamente impegnati per mandare in porto una battaglia di civiltà. Non resta che attendere gli sviluppi.

 

 


Aggiungi commento