La battaglia sul fine vita, in un'ideale ping pong, passa dal Senato al Tribunale con la nuova udienza del processo che vede imputato il tesoriere di Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, sul caso Dj Fabo.
Il processo è entrato così nel vivo con la fase istruttoria, durante la quale “verranno sentiti i 10 testi indicati dalla pubblica accusa e dalla difesa, alcuni in comune più il dr. Riccio. Tra gli altri testi ci sono anche Valeria, la fidanzata di Fabiano, e la mamma Carmen, oltre al fisioterapista che è stato con lui e si è preso cura di lui fino alla fine. Ci saranno, inoltre, il dr. Veneroni, medico di famiglia e la consulente della Procura dott.ssa Marenghi che riferirà sulla condizioni cliniche di Fabiano.
"Vai Fabiano, la mamma vuole che tu vada". Così la madre di Fabiano Antoniani ha raccontato in udienza le ultime parole dette al figlio prima che "schiacciasse" con la bocca il pulsante. Già dopo l'incidente stradale quando seppe di essere diventato cieco, Fabo decise - ha spiegato Carmen Carollo - di "andare a morire" in Svizzera. "Non voleva morire soffocato interrompendo le cure", ha aggiunto. "Speriamo - ha detto ancora la madre di Dj Fabo - che sia la volta buona per avere una legge sul biotestamento, mio figlio ha lottato tanto per questo".
"Non devi sentirti sconfitta per me questa è una vittoria"- aveva detto Dj Fabo alla fidanzata Valeria, come lei stessa ha raccontanto in due ore di testimonianza.
Cercando di trattenere le lacrime, la donna ha raccontato che con la battaglia "pubblica" Fabo si sentì di nuovo "vivo e utile" e fece anche lo "sciopero della fame" per non essere fermato. A lei disse anche: "Ora sarò energia nell'universo".
Marco Cappato sarà escusso durante l'udienza successiva fissata per il 13 dicembre, data già calendarizzata dal Presidente della Corte d'Assise. In quella data verrà probabilmente proiettata l'intera registrazione del video da cui è stato estrapolato il servizio trasmesso dalle Iene e realizzato da Giulio Golia, anche lui presente. All'esito della conclusione delle udienze istruttorie ci sarà un rinvio di 1 mese, 1 mese e mezzo per discussione e la Camera di Consiglio."
Marco Cappato, dopo aver accolto la richiesta di accompagnamento in Svizzera da parte di Dj Fabo per il ricorso al suicidio assistito, si è poi autodenunciato rischiando fino a 12 anni di carcere, ma dando così il via alla battaglia nei confronti di un divieto del 1930, appartenente al codice penale risalente al periodo fascista e che non considera i principi costituzionali sul rispetto della persona umana come inteso nell’attuale Costituzione.
“L'articolo 32 della Costituzione stabilisce che ‘La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, i padri costituenti – dichiara l’Avv. Filomena Gallo - hanno garantito ai cittadini che nessuno metterà la mano su di loro, sulla loro vita. Gli articoli 2, 3, 13 e 32 della Costituzione mettono in risalto la sintesi di due diritti fondamentali della persona: quello all’autodeterminazione e quello alla salute”.
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