“Condannato dalla legge a una vita di miseria e senza dignità”. Tuttavia Tony Nickilnson non si arrende, anche dopo che l'Alta Corte Britannica ha respinto la sua richiesta di aver riconosciuto il diritto di morire. Nickilnson, 58 anni, è affetto dalla sindrome di Locked e dal 2005 è paralizzato dal collo in giù.
I giudici hanno stabilito di non poter autorizzare il suicidio assistito dell'uomo e hanno rimandando la patata bollente al Parlamento britannico. “Non è il risultato che speravo ma me lo ha aspettavo. I giudici sono come i politici: sono più felici quando posso evitare di esprimersi”. Così ha commentato Nickilnson una volta appreso l’esito della sentenza.
Da un paio di mesi attraverso twitter, che può utilizzare grazie a uno speciale software, Nickilnson sta raccogliendo firme su una petizione per chiedere di cambiare la legge britannica, introducendo il suicidio assistito e intanto ha annunciato il ricorso contro la sentenza dell’Alta Corte.
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