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17/11/24 ore

Pena di morte, all’Onu aumentano i Sì alla moratoria



Con 114 voti a favore, 36 contrari e 34 astenuti il Terzo Comitato sui Diritti Umani dell’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato la quinta Risoluzione per la moratoria Universale delle esecuzioni capitali. Il voto rappresenta un indubbio successo che conferma il costante e progressivo incremento negli anni del numero dei paesi favorevoli alla messa in mora delle esecuzioni capitali nel mondo.

 

Fatto di non poco conto, il sì alla risoluzione dato a sorpresa anche dalla Russia insieme con Nicaragua, Turkmenistan, Eritrea, Suriname e Niger. Quest’ultimo voto, frutto di una missione di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale che si è svolta dal 19 al 21 novembre.

 

Altra nota positiva del voto all’Onu è l’astensione di Bahrein, Myanmar e Uganda che la volta precedente votarono il no alla Moratoria.

 

Dopo il voto al Terzo Comitato, si attende ora per metà dicembre il passaggio della Risoluzione in seduta plenaria, dove Nessuno tocchi Caino stima potranno aggiungersi altri voti a favore. “Questo voto - ha dichiarato il Segretario di Nessuno tocchi Caino Sergio D’Elia - segna un ulteriore passo verso l’abolizione della pena di morte, processo ormai irreversibile a livello mondiale, determinato dalla scelta dialogica e creativa di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale di proporre - sin dall’inizio e da soli - la moratoria delle esecuzioni come passaggio chiave per giungere all’abolizione.”

 

La Commissione Onu per i diritti umani si è pronunciata in merito alla risoluzione su matrimoni precoci e forzati, fortemente caldeggiata dalla diplomazia italiana. Il documento è passato con 118 co-sponsorizzazioni, rispetto all'approvazione procedurale con 106 assensi di un anno fa. L'adozione del documento in Assemblea Generale è prevista anche in questo caso a dicembre.

 

 


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