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27/12/24 ore

Pillola del giorno dopo, la Chiesa tedesca dice sì in caso di stupro



Ancora una piccola scossa per le solide fondamenta della Chiesa, già provate dal terremoto rappresentato dalle dimissioni di Papa Benedetto XVI: la conferenza episcopale tedesca ha infatti detto sì alla somministrazione della pillola del giorno dopo per donne vittime di stupro.

 

Una storica apertura, quella dei vescovi di Germania, vincolata ad una serie di precisazioni volte a non mettere in discussione la questione degli embrioni. Le cliniche e gli ospedali cattolici del Paese, ha spiegato infatti monsignor Robert Zoellitsch, presidente della conferenza episcopale, saranno autorizzati a fornire il farmaco in questione alle donne che lo richiedono per evitare una gravidanza non voluta causata da violenza sessuale.

 

La pillola del giorno dopo potrà essere però somministrata solo nei casi in cui sia necessaria per impedire la fecondazione dell'ovulo e non quando il suo effetto sarebbe invece quello di provocare un aborto.

 

Una decisione senza precedenti, scaturita da un complesso dibattito tra i fedeli e le gerarchie ecclesiastiche e giunta dopo che a dicembre una ragazza vittima di stupro si è vista rifiutare la somministrazione della pillola da parte di due strutture sanitarie cattoliche.

 

Una svolta necessaria e inevitabile, dunque, quella messa in atto dai vescovi riuniti a Trevisi, possibile solo grazie all'esistenza oggi sul mercato di prodotti farmaceutici che, sottolinea la Chiesa tedesca, hanno effetti nuovi non mirati alla distruzione dell'embrione. (red)


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