Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

16/11/24 ore

Questioni di famiglie, libertà e differenze


  • Danilo Di Matteo

In ambito psicoanalitico si parla di “nucleo di verità” contenuto nel delirio. E per estensione l’espressione viene talora impiegata anche in altri contesti (chi è favorevole all’intervento pubblico in economia, ad esempio, può riconoscere il nucleo di verità del liberismo, e così via).

 

Marco Pannella, poi, ci insegna da decenni ad ammirare figure come quella di Romolo Murri, fra i primi a proporre l’impegno politico dei cattolici in Italia in nome di una “democrazia cristiana”. E la rivista Quaderni Radicali ha offerto contributi di rilievo alla comprensione del pensiero e dell’azione, fra gli altri, di Luigi Sturzo e dello stesso Luigi Gedda, e ha avuto fra i suoi collaboratori più autorevoli una persona di cultura dello spessore di Turi Vasile.

 

Ecco; riguardo alla vicenda dei matrimoni omosessuali credo che sia da valorizzare tale approccio empirico, evitando le cortine fumogene di contrapposizioni astratte. Bisogna prendere atto della pluralità di costellazioni familiari già da tempo presenti: non a caso un prelato come l’arcivescovo Vincenzo Paglia riconosce diverse forme di convivenza.

 

Noi parliamo di famiglie, al plurale; lui no. Guai però a demonizzare le differenze, talora poco più che lessicali. Il presidente Hollande si sta impegnando ad attuare ciò che aveva promesso agli elettori. Come non sostenerlo? Gli stessi sondaggi demoscopici, comunque, indicano che le maggiori incertezze riguardano la possibilità di ricorrere all’adozione da parte dei coniugi dello stesso sesso.

 

Non mancano al riguardo studi attendibili grazie ai quali certi timori paiono dissolversi, ma non andrebbe considerata oscurantista la richiesta di un dibattito pubblico in merito. Un dibattito, più in generale, che non si polarizzi intorno ai “laici” e alla chiesa di Roma, e consenta piuttosto alle diverse voci presenti nella società di esprimersi. E indubbiamente andrebbero prese in considerazione le paure legate a una sorta di possibile “mercato dell’utero”, al di là dell’orientamento sessuale dei membri delle famiglie.

 

Il tutto nello spirito di ciò che ebbe a dire Pannella agli inizi della discussione, in Italia, sui Patti civili di solidarietà: compito della politica è anche quello di aiutare a superare la solitudine degli individui.

 


Aggiungi commento