Artista iracheno di grande talento, noto per aver realizzato importanti monumenti scultorei nel Medio Oriente, Ali Al Jabiri ha terminato gli Studi di Arti Visive a Baghdad e vive da diversi anni a Roma, dove si è diplomato all'Accademia delle Belle Arti. Le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia hanno sempre riscosso un notevole successo, sia per le modalità con cui ha trattato i temi proposti che per i materiali che ha scelto di utilizzare.
E’ sua, a Baghdad, la gigantesca scultura in plexiglas – di ben tre tonnellate di peso - creata per i bambini morti in guerra, così come le numerose altre opere di cui Iraq, Arabia Saudita e Qatar vantano l’appartenenza.
Promotore del gruppo artistico neo simbolista "Percettivisti", è membro dell'ARCA (Associazione Ricerche Culturali e Artistiche), che si pone come obiettivo primario quello di ospitare e promuovere la creatività ed il talento di giovani artisti. Grazia ed eleganza, ma anche una prepotente forza espressiva, emergono dalle sue opere diffuse ed ammirate in patria e all’estero, siano esse pittura e scultura oppure ceramica ed incisione.
“L’arte orientale è la più antica del mondo. Conoscerla e studiarla significa formarsi una propria coscienza artistica”, sostiene Ali. Nei suoi dipinti ritroviamo le rotondità dei volti e la struggente malinconia delle donne sumeriche e babilonesi, nei colori delle tele c’è la sabbia del deserto, che si confonde con le parole del Corano. Simbologie mesopotamiche e arabe ricorrono nella sua arte monumentale, che cerca negli stilemi della scrittura coranica l’ispirazione per realizzare sculture in tre dimensioni. Che tolgono il fiato.
L’Hotel Golden Tulip – Isola Sacra di Fiumicino ha inaugurato lo scorso 4 luglio la sua Mostra Personale Permanente di opere d’arte. Scultura, Pittura e Ceramica. Fino al 31 agosto 2013.
Regina Picozzi
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