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18/11/24 ore

Avvocata, io ti racconto: l’esordio letterario di Francesca Sesti



di Giulia Anzani

 

Cosentina d’origine e romana d’adozione, avvocata specializzata in Diritto di famiglia: in breve, in brevissimo, è questo il profilo di Francesca Sesti.

 

E quello che mi trovo nelle mani, e che ho finito in meno di tre ore, è “Avvocata, io ti racconto” (Herald editore), è il suo esordio letterario. Dalla sua penna delicata ma scevra di fronzoli, è venuta fuori una raccolta di racconti, brevi ma intensi ed emozionanti, che traboccano di realtà da ogni lettera.

 

Nelle pagine del suo libro, l’avvocata rende partecipe il lettore di uno spaccato fondamentale della vita di alcune donne, usando uno stile lineare e pulito, a volte persino crudo. In forma epistolare, narrati in prima persona, raccontati da un punto di vista esterno: ogni singolo racconto è trattato in modo unico, oserei dire speciale, alla pari di tutti gli altri.

 

I conflitti familiari, l’impatto con l’emergenza da covid19, il tradimento, la menopausa. Essere giovani donne figlie di genitori separati, il classismo, la giustizia, l’amicizia femminile. Queste sono alcune delle tematiche, ma molti di più sono i sottotesti che si riescono a leggere andando in profondità ed empatizzando con tutte, ma proprio tutte, queste donne. Donne che sono prima di tutto esseri umani provati dalla vita, con un trascorso che troppo spesso viene ignorato.

 

In quest’epoca di violenza, in cui un triste neologismo come “femminicidio” si è appropriato della cronaca quotidiana, storie come quelle contenute in questo volume, possono essere un gancio per una presa di coscienza di tutti, al di là del genere di appartenenza.

 

Storie che ci trascinano con forza nella realtà, ad un sacrificio non cercato ma in cui si è inciampati. Storie di donne, di persone, che potrebbero essere nostre amiche, sorelle, vicine di casa, insegnanti… la cui unica colpa è il desiderio di essere umane, e non martiri da ricordare.

 

Sono anche storie di Jina Amini, ormai - suo malgrado - simbolo di lotta ed emancipazione femminile in quell’Iran che mai ci è sembrata tanto vicina.

 

Sono storie, quelle delle donne “di” Francesca, complesse, piene di miriadi di sfaccettature, ma raccontate in modo semplice, come solo un’ottima scrittrice può fare.

 

 


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