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23/12/24 ore

I Racconti del poeta di Cristiano Maria Carta


  • Giovanni Lauricella

Cristiano Maria Carta è di nuovo sulla scena letteraria con un libro di narrativa I Racconti del poeta, edito da Edizioni Croce con prefazione di Pino Blasone. In tredici racconti su centodieci pagine, l’autore ci fa conoscere le sue più accattivanti vicissitudini, una sorta di diario scritto come un reportage esistenziale che fa vedere il mondo con i suoi occhi.

 

Uno scorcio di ciò che esiste intorno a noi descritto in maniera particolare perché Cristiano Maria Carta è un poeta che in questo caso si cimenta in una narrazione, ragione per cui, l’autore sostiene che fa della “sintesi poetica” che a differenza della “scrittura prosaica” è più immediata, una dotta disquisizione che potrete trovare spiegata nella prefazione di Pino Blasone.

 

A confermare l’efficacia della scrittura di Cristiano Maria Carta sono la serie delle sue storie tutte apprezzabili e volendo da gustare come in un vassoio di pasticcini, dove trovi vari tipi di saporii, da quello dolce a quello amaro.

 

Insomma un assortimento completo dove si può trovare di tutto, un po’ a sorpresa, perché molto varie sono le scelte in racconti di poche pagine.  Ad esempio Il paese del mare, racconto che si snoda tra Roma, Ostia e Oliveri in Sicilia, è di appena nove pagine, quindi brevi scorci letterari. In I racconti del poeta s’incontrano molteplici personaggi e situazioni in diversi luoghi geografici, quindi una lettura che non annoia, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

 

Così pure troviamo racconti un po’ meno tristi come La città delle donne, La fame, Fabio di Garbatella, di quelle a sfondo triste/amaro come Lei o Il Tempo di Pippo,  o anche quelle che ti colgono sul sentimentale come Santa Lucia, in conclusione c’è da scegliere e le sfaccettature dei racconti sono tante.

 

Come già avevo accennato l’immediatezza della scrittura è tale che le storie si leggono veloci, non ci sono ostacoli di carattere cervellotico, non s’indugia in concetti incomprensibili o solipsistici, le azioni si svolgono in luoghi solari, piacevoli e interessanti da vedere. Una lettura che ti lascia uno strascico di riflessioni a libro ultimato perché ti rimane un retrogusto intenso di uno spaccato sociale che Cristiano Maria Carta fa emergere.

 

Non ci sono personaggi importanti, quelli ingombranti che hanno fatto la storia o la gente in carriera che hanno raggiunto il successo ma quelli che ti fanno la realtà a te intorno, viene fuori una storia fatta dalla gente, quindi una tua possibile vita nella quale non è difficile entrare e capire. Non conosco il passato dell’autore ma sono racconti di persone che probabilmente ha conosciuto, ci troviamo di fronte a una evocazione del suo trascorso esistenziale. 

 

Non storie impossibili, strane o assurde ma quello che puoi incontrare in un Paese da vedere, da gustare, insieme a personaggi caratteristici folkloristici o immigrati che siano. Volendo si potrebbero fare analisi sociali che io rinuncio a fare per non imbrigliare il lettore in temi più grandi e impegnativi che potrebbero portare altrove ma un attento sociologo potrebbe spiegare varie cose tra i personaggi citati nel libro.

 

Infatti, lo stesso Pino Blasone in Il tempo di Pippo ha trovato addirittura non solo la sociologia ma anche lo spiraglio per argomentare dotti argomenti filosofici che ci portano su un livello alto della comprensione delle cose. State tranquilli,  non impressionatevi, per quelli che si troveranno a leggere I racconti del poeta è possibile abbandonarsi  a una piacevole lettura del tipo di quella che si fa quando si ascolta una gradevole canzone al mare sotto l’ombrellone e si assapora una bevanda prelibata, anche se la stagione che attraversiamo è tutt’altra cosa.

 

Un libro dove c’è tanto da fare: si mangia,si viaggia, si cammina alla scoperta di nuove strade e città, si gioca a carte, si riflette sul tempo perduto ecc. 

 

Interessante la copertina del libro che rivela una curiosità non da poco. L’autore del disegno su fondo giallo tenue  è del padre di Cristiano Maria Carta, Tullio Carta, un artista di discreta attività che non ha mai voluto fare mostre. Una simpatica chicca che si aggiunge al libro. Volendo, il quadretto della copertina potrebbe essere, in senso visivo, il primo racconto, guardatelo bene e ve ne accorgerete.

 


 

 Cristiano Maria Carta

I Racconti del poeta

Prefazione di Pino Blasone

Edizioni Croce

 

 


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