Presentato al Festival di Locarno, dove ha ricevuto il Premio Europa Cinemas Label come Miglior Film europeo, Yannick - la rivincita dello spettatore di Quentin Dupieux, racconta la storia di un uomo un po’ svitato (Raphaël Quenard).
In un piccolo teatro di Parigi, mentre è in scena lo spettacolo "Le Cocu” (il cornuto), interpretato da Paul Rivière (Pio Marmaï), Sophie Denis (Blanche Gardin) e William Keller (Sébastien Chassagne), Yannick (Raphaël Quenard) si alza in piedi e protesta perché la pièce gli sta buttando giù il morale: è un portiere di notte che ha avuto solo un giorno di ferie, rovinato dal suddetto spettacolo.
Minacciando con una pistola i tre attori, li costringe a recitare una pièce comica inventata da lui sul momento. Mentre gli attori accettano terrorizzati, al contrario il pubblico si diverte. Poi purtroppo la situazione cambia, quando la pistola passa dalle mani del Yannick a quelle di Paul Rivière, attore che si rivela ancor più violento del matto, presunto attentatore.
In effetti oltre a voler in qualche modo accennare ai pericoli del terrorismo, il regista sembra voler indurci a riflettere anche sull’arroganza dell’arte che si accontenta talvolta di un consenso acritico pur di predominare: nel film l’attore non è tanto arrabbiato per dover recitare un nuovo testo, quanto piuttosto per il fatto che Yannick gli stia rubando gli applausi del “suo pubblico”.
Non mancano, inoltre, momenti comici, bizzarri, assurdi, ma qua e là affiorano cattiveria, frustrazione, malinconia. E anche se non c’è vera violenza fisica, c’è tuttavia quella del sopruso, del privilegio: c’è chi sta sul palco e chi sta sotto di esso
E lo stesso regista ha affermato che il film è nato da un momento difficile, poiché anche se sono passati nove anni, dal Bataclan, comunque mettere un uomo armato dentro un teatro, e fare degli altri personaggi al suo fianco suoi ostaggi, non è esattamente un gesto da poco”. (da Coming Soon)
Tra gli interpreti ricordiamo Raphaël Quenard, Pio Marmaï, Blanche Gardin, Sébastien Chassagne, Agnès Hurstel, Jean-Paul Solal, Laurent Nicolas, Mustapha Abourachid, Sava Lolov, Charlotte Laemmel. Quentin Dupieux ha curato non solo la regia, ma anche la sceneggiatura, la fotografia e il montaggio.
Mr. Oizo, pseudonimo di Quentin Dupieux (Parigi, 14 aprile 1974), è non solo regista e sceneggiatore,, ma anche produttore, discografico, musicista. Tra i suoi film ricordiamo Steak (2007), Rubber (2010), Wrong (2012), Wrong Cops (2013), Réalité (2014), Au poste! (2018), Doppia pelle (2019), Mandibules (2020), Incroyable mais vrai (2022), Fumare provoca la tosse (2022).
Ecco il trailer (da Coming Soon).