Presentato in concorso all'80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Ferrari, di Michael Mann, tratto dalla biografia Man and the Machine di Brock Yates, narra la storia di Enzo Ferrari, interpretato nel film da Adam Driver.
Il libro di B. Yates viene così presentato: “Per circa 70 anni Enzo Ferrari dominò e definì l’impero delle macchine sportive da corsa altamente performanti a livello mondiale. Quando morì nel 1988, era definito "il papa del Nord", solo in parte per scherzo, poiché forse dopo il Santo Padre, era in effetti l’uomo più riverito in Italia. E tuttavia ci si chiede se egli fosse il benevolo padrone così spesso ritratto dalla stampa mondiale o uno spietato despota che condusse i suoi drivers alla morte. Mirando a penetrare il guscio di Ferrari così ben costruito, questo libro esamina molti aspetti della sua vita”.
Il film inizia dall'estate del 1957, quando l'ex pilota automobilistico Enzo Ferrari attraversa una difficile crisi: tutto ciò che lui e sua moglie Laura avevano costruito in dieci anni corre il rischio della bancarotta; anche il suo matrimonio rischia di fallire sia per la morte prematura del figlio ventiquattrenne Dino, sia per scoperta di un suo secondo figlio (Piero), nato nel 1945 da una relazione extraconiugale.
Ferrari decide allora di allontanarsi dai suoi tristi problemi, puntando tutto su un'unica corsa lunga 1.600 km che attraversa l'Italia da Brescia a Roma e ritorno: la famosa “Mille Miglia”.
La Scuderia Ferrari include 4 vetture Sport, guidate dai piloti Piero Taruffi, Wolfgang von Trips, Peter Collins e Alfonso de Portago. Taruffi e von Trips giungono al traguardo di Brescia rispettivamente al primo e secondo posto. Purtroppo a pochi chilometri dall'arrivo, de Portago e il suo navigatore sono vittime di un tragico incidente a Guidizzolo, causando anche la morte di 9 spettatori (tra i quali 5 bambini). In seguito a tale dramma, il governo italiano vietò le future edizioni della Mille Miglia, mentre Enzo Ferrari venne incriminato e rinviato a giudizio: il processo a suo carico si concluderà con l'assoluzione nel 1961.
Nel corso di un’intervista il regista ha definito la vita di Ferrari, come “atipica, eppure umana e profonda, in cui collidono tanti elementi, l’amore, l’ambizione, la perdita, l’aspetto tragico, melodrammatico, ma anche trascendentale, di assoluta euforia ed eccitazione agonistica. Tutto viene compresso nella sua esistenza”-
Ha poi aggiunto: “ Sono sempre stato innamorato riguardo a cosa c’era dietro a quella figura, la sua asimmetria nei confronti del mondo e di ciò che lo circondava. Mi attraevano le sue contraddizioni, i conflitti, i drammi, gli aspetti famigliari. Ha costruito la più grande azienda di auto da corsa del pianeta, ma non andava a vedere le gare. Gli chiedevano, qual è la tua macchina preferita? Lui rispondeva: la prossima. Non si perdonava talvolta il successo, diceva “se vinci verrai attaccato”.
E probabilmente è questa la chiave giusta per comprendere l’opera del regista, poichépiù entriamo in profondità nella dimensione “umana” del personaggio Ferrari, ancor più universale diventa il messaggio del film.
Ottimo il cast includente Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Patrick Dempsey, Michele Savoia, Jack O'Connell, Sarah Gadon, Gabriel Leone, Valentina Bellè, Brett Smrz, Erik Haugen, Tommaso Basili, Lino Musella, Giuseppe Bonifati, Andrea Dolente, Samuel Hubinette, Leonardo Caimi, Andrea Bruschi, Giuseppe Attanasio.
La sceneggiatura è di Michael Mann, Troy Kennedy-Martin,la fotografia di Erik Messerschmidt, il montaggio di Pietro Scalia, le musiche sono di Daniel Pemberton.
Tra i film di Michael Mann ricordiamo: Strade violente (Thief 1981), La fortezza (The Keep 1983), Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986), L'ultimo dei Mohicani (The Last of the Mohicans- 1992), Heat - La sfida (1995), Insider - Dietro la verità (1999), Alì (2001), Collateral (2004), Miami Vice (2006), Nemico pubblico - Public Enemies (2009), Blackhat (2015).
Ecco il trailer del film (da 01 Distribution).