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17/11/24 ore

Ѐ andato tutto bene, di François Ozon. Il film dal libro di Emmanuèle Bernheim


  • Giovanna D'Arbitrio

Ѐ andato tutto bene (Tout s'est bien passé),scritto e diretto da François Ozon, tratto dall'omonimo libro di Emmanuèle Bernheim, è stato presentato in concorso al 74º Festival di Cannes. L’autrice, morta nel 2017, aveva scritto tre sceneggiature per Ozon (Sotto la sabbia, Swimming Pool, Cinque per due).

 

Il libro viene così presentato da Enaudi: “André Bernheim ha ottantotto anni, è un gallerista d'arte eccentrico e bon viveur, ed è già passato pressoché indenne attraverso prove fisiche tremende: ma poi è colpito da un ictus che gli blocca la parte destra del corpo, gli rende difficile comunicare e lo costringe a dipendere dagli altri. Non ci mette molto a chiedere a Emmanuèle, la narratrice, e all'altra figlia Pascale, di aiutarlo "a farla finita". Nonostante il dolore, loro accettano: sanno che per lui è insopportabile pensare di vivere immobilizzato e privato della sua dignità.

 

 E soprattutto non è un uomo a cui sia facile rifiutare qualcosa. Ma morire non è semplice, anche se lo si vuole appassionatamente. Ha inizio così un estenuante percorso: le due sorelle cercano un'associazione che le aiuti, ma in Francia per le persone non malate terminali il suicidio assistito non è legale e gli ostacoli burocratici, penali e morali si moltiplicano finché non trovano un'associazione svizzera. Siamo in autunno, arriva l'inverno, ma il padre chiede di rimandare alla primavera, e sarà a giugno - ennesimo prolungamento di una condizione irreale. Nel frattempo, André rifiorisce, sempre più sano e, paradossalmente, sempre più convinto della sua decisione (e la possibilità che le figlie possano finire nei guai a causa sua non lo tocca minimamente)”.

 

Il film racconta ciò che accade a Emmanuèle Bernheim (Sophie Marceau), quando Il padre, André (Andrè Dussolier), semiparalizzato per un ictus, le chiede di aiutarlo a morire in Svizzera, dove l’eutanasia è consentita dalle leggi. Nella decisione da prendere vengono coinvolti la sorella, Pascale, e il suo compagno, Serge. Anche se da bambina Emmanuèle ha desiderato più volte di uccidere suo padre, uomo autoritario e difficile, viene presa da dubbi e angosce quando si trova a dover accettare la sua richiesta. André vuole comunque andarsene e lasciare la vita con dignità.

 

Rispetto al tono serio del libro, Ozon affronta il delicato tema del suicidio assistito in un mix di lacrime e sorrisi, ben descrivendo comunque dubbi e  pesante responsabilità dei familiari, quando in un paese il suicidio assistito è considerato illegale, un’esperienza da lui percepita in pieno, se si considera che Emmanuèle Bernheim è stato un personaggio reale e in particolare una sua amica.

 

Magistrale interprete appare senz’altro André Dussollier nei panni di André Bernheim, mentre Sophie Marceau e Géraldine Pailhas, nel ruolo delle figlie e Charlotte Rampling in quello della madre, danno supporto a un cast di buon livello. Notevoli la fotografia di Hichame Alaouié, il montaggio di Laure Gardette, la scenografia di Emmanuelle Dupla.

 

Tra inumerosi film di Ozon ricordiamo Amanti criminali, Sotto la sabbia, 8 Donne e un mistero, Swimming Pool, Il tempo che resta, Angel - La vita, il romanzo,  Ricky, Il rifugio,  Potiche - La bella statuina, Nella casa, Giovane e bella, Una nuova amica, Frantz, Doppio amore, Grazie a Dio,,Estate '85.

 

Ecco il trailer del film (da Coming Soon).

 

 


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