Un eroe (Qahremān) scritto e diretto da Asghar Farhadi, è stato presentato al 74º Festival di Cannes dove ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria. A quanto pare, sarà anche tra i candidati agli Oscar 2022.
Il film racconta la storia Rahim Soltani (Amir Jadidi), separato dalla moglie che gli ha affidato il figlio, ama Farkhondeh, la nuova compagna. Da tre anni è in carcere per un debito che non ha potuto pagare. Quando Farkhondeh trova per caso una borsa piena d'oro, in un primo momento pensa che potrebbe approfittarne per saldare il debito ma poi, da uomo onesto, decide di restituirlo con un annuncio.
La legittima proprietaria si presenta, l'oro è restituito e così Rahim viene considerato un virtuoso eroe, in particolare quando l'amministrazione penitenziaria decide di dar risalto alla storia su media e social, per mettere a tacere casi di suicidio tra i detenuti.
Purtroppo ben presto verranno deluse le speranze di Rahim di poter ottenere una riduzione della pena e riabilitare il suo nome: in effetti ogni tentativo di provare la sua buona fede sarà del tutto inutile. Eroe solo per un giorno e destinato ad essere vittima per sempre, cerca il suo riscatto con coraggio, ma una serie di circostanze alla fine lo metteranno in cattiva luce, in particolare davanti agli occhi tristi del suo bambino (una situazione che ricorda “Ladri di biciclette”).
“Non è tanto la storia che avevo in mente - ha affermato il regista - ma il concetto di come si creano eroi all'improvviso e questo viene da un testo teatrale scritto da Bertolt Brecht, Vita di Galileo, che mi ha portato a dare particolare attenzione alle notizie sui media che trattavano il tema di persone che diventavano eroi.
Quando ho iniziato a pensare a questo concetto, non esistevano i social media. In questi anni con l'avvento dei social invece ho capito quanto potessero essere influenti nella creazione di eroi e per questo nel mio film hanno un ruolo determinante (….). Purtroppo la situazione non è migliorata in Iran, anzi è peggiorata da quando sono andato via. Quando sono tornato per girare questo film non ho trovato un'atmosfera migliore”.
Attraverso la storia di Rahim e della redenzione a lui negata, Farhadi evidenzia la decadenza della società nel suo paese dove prevalgono manipolazione, burocrazia, etica di facciata, crescente ruolo dei social.
Tra gli interpreti principali ricordiamo Amir Jadidi (Rahim), Mohsen Tanabandeh (Braham) Fereshteh Sadr Orafaie (signora Radmehr), Sarina Farhadi (Nazanin). La fotografia è di Ali Qazi, Arash Ramezani, il montaggio di Hayedeh Safiyari.
Tra i film migliori del regista ci sembra giusto citare About Elly, Una separazione, Il passato, Il cliente, Tutti lo sanno. Una separazione nel 2012 e Il cliente nel 2017 hanno vinto l’Oscar come miglior film stranieri.
Ecco il trailer del film (da Coming Soon).