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24/11/24 ore

Gli anni più belli, di Gabriele Muccino. Tra sogni di gioventù, utopie e distopie


  • Giovanna D'Arbitrio

Il film Gli anni più belli,di Gabriele Muccino, racconta la storia di 4 amici, Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti),Paolo (Kim RossiStuart) e Riccardo (Claudio Santamaria), amici fin dall'adolescenza che nell'arco di 40  anni condividono sogni, amori, successi e fallimenti, sullo sfondo di eventi storici nazionali e internazionali.

 

A Roma, nei primi anni ’80, durante una violenta manifestazione studentesca, Riccardo, gravemente ferito viene salvato da Giulio e Paolo, diventa loro amico con il soprannome di sopravvissuto. A loro si unisce Gemma, che s’innamora di Paolo. Tutti e quattro dovranno affrontare drammi familiari, come malattia e morte delle loro madri (Paolo e Gemma), oppure padri violenti (Giulio), povertà e separazione, mentre eventi storici generano cambiamenti, come Mani Pulite e il periodo berlusconiano in Italia, la caduta del Muro di Berlino e il crollo delle Torri Gemelle a livello internazionale.

 

Gemma è costretta a seguire la zia a Napoli, dopo la morte della madre, ingenua, fragile e passionale, incontrerà altri uomini, tradirà Paolo, ma alla fine capirà chi è lui il vero uomo della sua vita. Riccardo cercherà di realizzare il sogno di diventare attore, si sposerà con Anna (Emma Marroni), avrà un figlio, ma poi divorzierà e sarà costretto a vivere con il padre nella casa di campagna.

 

Giulio studierà con successo e diventerà avvocato, all’inizio seguirà i suoi ideali difendendo deboli ed oppressi, poi non solo diventerà amante di Gemma, ma la lascerà per sposare la figlia del suo capo, avvocato senza scrupoli di politici corrotti e gente disonesta. Alla fine capirà che per diventare ricco, ha dovuto rinunciare ai suoi ideali e cercherà di giustificarsi con la figlia mostrandole l’umile casa della sua infanzia.

 

Benché provato dall’incostanza di Gemma, Paolo alla fine riuscirà a sposarla e a realizzare i suoi sogni giovanili. È lui il personaggio più coerente e positivo del film, l’unico a non tradire se stesso: diventa insegnante, educando i giovani a “non farsi mai definire”, a non rinunciare a se stessi subendo influssi negativi. 

 

Alla fine comunque il bilancio dei 4 amici è nel complesso positivo, poiché “ce l’hanno fatta” in fondo, secondo Paolo, e poi ciò che conta è “dar importanza alle cose che fanno star bene”. Nel riunirsi per festeggiare la fine dell’anno tutti insieme, sbocciano nuovi amori tra i loro figli adolescenti e… la vita continua.

 

La regia e la sceneggiatura di Muccino (supportato da Paolo Costella) impongono ritmi accelerati e recitazione ansimante a tutti i bravi attori. Notevoli la fotografia di Eloi Moli, la scenografia di Tonino Zera, bellissime le musiche Nicola Piovani che si avvale di alcune canzoni di C. Baglioni.

 

Gli anni più belli, per alcune similitudini, ci ricorda C'eravamo tanto amati, diretto da Ettore Scola nel 1974 e interpretato da Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Stefania Sandrelli, Stefano Satta Flores, Giovanna Ralli e Aldo Fabrizi, un film che raccontava la storia Gianni, Antonio e Nicola, tre partigiani divenuti amici nel periodo bellico. Nel dopoguerra Nicola diventerà insegnante, Antonio infermiere e si fidanzerà con Luciana, Gianni, avvocato, porterà via Luciana all’amico, la lascerà per sposare Elide, figlia coatta del rozzo Romolo Catenacci, corrotto costruttore. La storia continua anche qui tra ex sogni giovanili, utopie e distopie, ma con tutto il rispetto per il bravo Muccino…erano altri tempi, altri grandi registi e interpreti!

 

Ecco un’intervista a Muccino e al cast (da Coming Soon).

 

 


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