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24/11/24 ore

Notti Magiche, di Paolo Virzì. Anni’90 e la crisi del grande cinema



Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2018, Notti Magichedi Paolo Virzìè in effetti il racconto dell’ultima stagione del glorioso cinema italiano, in un contesto di crisi ideologiche ed etiche tra fine anni’80 e ‘90.

 

Tre giovani aspiranti sceneggiatori, Eugenia Malaspina (Irene Vetere), Antonio Scordia (Mauro Lamantia)Luciano Ambrogi (Giovanni Toscano), finalisti del Premio Solinas, s’incontrano a Roma durante la premiazione: Eugenia è una ricca e ansiosa borghese in conflitto con il padre, Antonio, vincitore del premio, è un colto e ingenuo messinese, Luciano è un giovane ambizioso che lascia a Piombino compagna e figlio. Ospitati nella casa di Eugenia, entrano nel mondo del cinema in pochi giorni e purtroppo si trovano coinvolti in un omicidio.

 

Durante la notte in cui la nazionale italiana viene sconfitta dall’Argentina nel’90, infatti, Leandro Saponaro (Giancarlo Giannini), un noto produttore sull’orlo del fallimento, viene buttato nel Tevere a bordo della sua auto: i tre giovani vengono accusati di omicidio dall’amante di Leandro, Giusy Fusacchia (Marina Rocco), per i loro contatti col disonesto produttore a caccia del denaro del premio Solinas, assegnato ad Antonio.

 

Il film sotto la veste del thriller, in realtà nasconde l’intento di offrire un excursus nella società dell’epoca, già in crisi dalla fine degli anni’80, mostrando un’Italia più concentrata sul calcio come forma di evasione nonché di riscatto da insuccessi e problemi, una crisi rispecchiata anche dal mondo del cinema con film di cassetta, produttori ignoranti, sceneggiature scritte da giovani autori, autrici e attrici disposte spesso a rapporti sessuali con registi e attori, con la speranza di raggiungere il successo.

 

In una scena viene ricordato FedericoFellini qualche anno prima della morte mentre gira il suo ultimo film “La voce della luna”, unico personaggio menzionato con chiarezza, forse per distinguerlo da altri squallidi personaggi dell’epoca presentati sotto false identità.

 

Un film amaro, malgrado le battute ironiche, che si chiude con la caduta delle illusioni dei tre giovani protagonisti, invitati dal commissario a non sprecare tempo nell’inutile ricerca di successo nel mondo del cinema. Un film dal ritmo in verità spesso troppo frenetico e confusionario che rivela i suoi obiettivi solo nella parte finale (sceneggiaturadi P. VirzìFrancesco Piccolo Francesca Archibugi).

 

Notevoli cast e colonna sonora (Carlo Virzì) che si apre con la bella canzone di Gianna Nannini Eduardo Bennato “Un’estate Italiana”, in cui il significativo verso”Notti magiche, inseguendo un gol”, mette in rilievo il titolo del film.

 

In verità P. Virzì ci ha regalato opere migliori, iniziando proprio dai famigerati anni ’90, come La bella vita (1994), Ferie d'agosto (1996), Ovosodo (1997), Baci e abbracci (1999) e poi dal 2002 in poi My Name Is Tanino (2002), Caterina va in città (2003), Io e Napoleone (2006),Tutta la vita davanti (2008), La prima cosa bella (2010), Tutti i santi giorni (2012), Il capitale umano (2014), La pazza gioia (2016), Ella & John - The Leisure Seeker (2017).

 

Ecco un'intervista a regista e interpreti (da Cinematographe - FilmIsNow)

 

Giovanna D’Arbitrio

 

 


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