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24/11/24 ore

La Gatta Cenerentola, un cartoon d’autore su Napoli. Tra malavita e sogni di legalità



Standing ovation alla Mostra Cinematografica 2017 per il film d’animazione Gatta Cenerentola, un cartoon d'autore creato da quattro bravi registi Alessandro Rak, Ivan Capiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, già noti per il successo  della loro precedente opera L'arte della felicità.

 

Il film racconta la storia di Vittorio Basile, armatore e scienziato che sogna di veder rinascere Napoli e il suo porto, costruendo il Polo della Scienza e della Memoria con l’avveniristica nave Megaride dove insieme a persone reali agiscono ologrammi che registrano le attività umane.

 

Primo Gemito, guardia del corpo di Basile, è preoccupato per l’incolumità del suo capo, uomo onesto e rispettoso della legalità: in effetti, proprio nel giorno del suo matrimonio con la bella Angelica, madre di 6 figlie, Vittorio viene ucciso dal malavitoso Salvatore Lo Giusto, lasciando sua figlia, la piccola Mia, in balia della matrigna e delle sorellastre.

 

Soprannominata da tutti “la gatta” per la sua capacità di nascondersi nei luoghi più reconditi di Megaride (ora trasformata nel locale “Asso di bastoni”), muta per lo shock subito, Mia trascorre così la sua vita fino al suo diciottesimo compleanno.

 

Salvatore Lo Giusto, detto 'o Re, amante di Angelica e desideroso di impossessarsi dei beni di Basile, si allontana da Napoli per 15 anni e vi ritorna per il compleanno di Mia, ormai maggiorenne, per costringerla a lasciargli tutti i suoi beni. Il fedele Primo Gemito, sempre legato agli ideali di Basile, tuttavia gli darà battaglia per il trionfo di giustizia e legalità.

 

Il film trae spunti da antiche tradizioni, come la favola  inclusa In Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, e forse ancor più da La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone (1977),operateatrale in musica, ricca di canti popolari, in cui la vera Cenerentola è la città di Napoli, città figliastra, vittima del potere di una malefica matrigna e di invasori stranieri.

 

Il film d’animazione si distingue senz’altro per i colori vivi e decisi, i personaggi disegnati in modo realistico, l’espressione di sentimenti sempre attuali, valorizzati da voci di bravi attori (in particolare Massimiliano Gallo nei panni di S. Lo Giusto, A. Gassman in quelli di P. Gemito. M. P. Calzone, interprete della matrigna), da abili musicisti, come A. Fresa e L. Scialdone, autori della colonna sonora in cui spicca la canzone L'erba cattiva di E. Gragnaniello.

 

Anche se la storia si conclude con il trionfo della legalità, suscita tuttavia amarezza la costatazione che nel rappresentare Napoli si ricorra sempre a criminalità ed aspetti negativi, perfino in film di animazione.

 

Giovanna D’Arbitrio

 

 


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