Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

26/12/24 ore

Spari a Palazzo Chigi, un uomo rovina la festa al Quirinale. Due carabinieri feriti



Mentre il Governo Letta giura si consuma il dramma davanti a Palazzo Chigi. Un uomo ha sparato e ferito due carabinieri di guardia nella strada che divide Palazzo Montecitorio e la sede del Governo. L'autore dell'attentanto è stato fermato. I carabinieri feriti, uno al collo l'altro alla gamba, non sono in pericolo di vita. Anche se uno dei due è grave e in prognosi riservata per lesioni alla colonna vertebrale. Una donna, colpita da bossoli di rimbalzo, è stata invece fortunatamente ferita in modo lieve.

 

L'attentatore, Luigi Preiti, classe 1964 di origini calabresi domiciliato ad Alessandria, è rimasto ferito al momento del fermo durante la colluttazione con le forze dell'ordine. Non ha precedenti penali.

 

Le prime, forse frettolose, notizie parlano di un atto isolato di uno squilibrato, non frutto di azione terroristica organizzata. Tuttavia, le interpretazioni delle forze dell'ordine danno conto anche  dell'azione di uomo lucido che ha avuto, per altro, la freddezza di mirare in zone del corpo non protette dai giubbotti antiproiettile.

 

"Problemi psichici? Mio fratello si è separato dalla moglie e ha perso il lavoro. Ecco i problemi di mio fratello. Siamo allibiti, chiediamo scusa ai familiari dei carabinieri per quanto è successo, ma lui non è uno squilibrato, nè un terrorista". Lo ha detto Arcangelo Preiti, fratello dell'uomo che ha sparato davanti a Palazzo Chigi.

 

«Sembra un gesto isolato. Un atto tragico stato compiuto da un disoccupato di 49 anni che ha manifestato l'intezione di suicidarsi, ma non ha potuto farlo per l'esaurimento del caricatore». Sono le parole del neo-ministro dell'Interno Angelino Alfano, in una conferenza stampa convocata dopo la sparatoria.


Aggiungi commento