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16/11/24 ore

Aiuti di Stato in Veneto: esposto dei Radicali per i danni all'erario



Correvano gli anni ’90 del secolo scorso. La regione è il Veneto, quella del miracolo economico delle piccole e medie imprese all’insegna del piccolo è bello, ma anche di qualche aiutino non proprio a norma, che mise in guarda la Commissione europea, in particolar modo sulla vicenda degli aiuti di stato elargiti ad alcune imprese dell’area sub lagunare veneziana sotto forma di sgravi contributivi.

 

La Commissione europea – ricordano in un comunicato il Segretario Magi e il Tesoriere Federico di Radicali Italiani - "sentenziò tale surrettizia forma di finanziamento incompatibile col regime comunitario della concorrenza e condannò il governo italiano a recuperare i contributi non riscossi nei confronti delle imprese. Benché, poi, i ricorsi contro la decisione della Commissione siano stati tutti respinti e malgrado già nel 2011 una sentenza della Corte di Giustizia europea avesse accertato l’inadempienza dell’Italia, a distanza di quasi 20 anni gli enti preposti non hanno ancora provveduto al recupero dei contributi non pagati, se non in minima parte".

 

Come risultato di tutto questo c'è un ulteriore danno all’erario derivante della recente sentenza 17 settembre 2015 nella causa C-367/14 con la quale la Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia al pagamento di una somma forfetaria di 30 milioni di euro e di una penalità pari a 12 milioni di euro per semestre di ritardo, per la mancata esecuzione di una decisione della Commissione dell’Unione europea risalente al 1999.

 

Per questo i radicali hanno presentato “a Venezia un esposto alla Procura generale presso la sezione regionale della Corte dei Conti, per denunciare l’ennesimo grave ritardo del governo italiano nel rispettare gli obblighi del nostro paese” e chiedere di accertare le responsabilità. (fonte radicali.it)

 

 


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