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16/11/24 ore

Comitato nazionale di Radicali Italiani 17-19 luglio 2015. La mozione generale approvata



Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito a Roma il 17, 18 e 19 luglio 2015, sostiene la convocazione da parte del Partito Radicale, assieme a Nessuno Tocchi Caino e Non C’è Pace Senza Giustizia, della Seconda Conferenza Internazionale “Universalità dei Diritti Umani, per la transizione verso lo Stato di Diritto e l'affermazione del Diritto alla Conoscenza” che si terrà il prossimo 27 luglio a Roma presso il Senato della Repubblica;

 

ringrazia, in particolare, Matteo Angioli e Laura Harth per il prezioso lavoro svolto per l’organizzazione politica di questo importante appuntamento;

 

considera un significativo successo politico il patrocinio della Conferenza da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano  e propone con Marco Pannella che sia lo Stato italiano, attraverso l’intero Governo, a promuovere un’azione istituzionale volta a creare le condizioni politiche per la codificazione in sede ONU del Diritto Umano alla Conoscenza e per una transizione verso la piena attuazione dello Stato di Diritto e dei Diritti Umani che veda, tra gli altri, l’Unione Europea e la Lega Araba attori attivi di questo processo.

 

Il Partito Radicale arriva a questa fondamentale tappa per la tenacia della sua resistenza ad un regime che con violenza sempre più efficace ha impedito e impedisce al popolo italiano di conoscere i suoi obiettivi e le sue lotte, così come lo priva della consapevolezza dell’effettiva situazione sociale, civile, democratica ed economica del nostro Paese.

 

Il Comitato ritiene sempre più imprescindibile il ricorso ad una vera e propria, complessiva, REQUISITORIA contro lo Stato italiano da presentare alle giurisdizioni nazionali e sovranazionali riprendendo le analisi e le proposte scaturite dal convegno organizzato da Radicali Italiani, dal Partito Radicale Nonviolento e dai parlamentari radicali il 22 e 23 novembre 2010 dal titolo “Stato di diritto e democrazia in Italia”.

 

Solo per rimanere ai fatti più recenti in cui il costo dell’illegalità del nostro Paese si è manifestato in sedi istituzionali, il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, come ha rilevato Massimiliano Iervolino, segnala che:

 

  • il 16 luglio 2015 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha nuovamente condannato l’Italia per l’immonda gestione dei rifiuti in Campania, imponendoci il pagamento di una somma forfetaria di 20 milioni di euro e di una multa giornaliera di 120.000 euro fino a quando non verrà risolto il problema;
  • nell’udienza del 25 giugno 2015, il Procuratore Generale della Corte dei Conti, Martino Colella, durante la presentazione del giudizio sul rendiconto generale dello Stato, ha testualmente affermato: “nei sei anni, dal 2007 al 2013, sono state adottate nei confronti dell’Italia, che risultava tra i Paesi maggiormente sanzionati, decisioni di rettifica finanziaria per un ammontare di complessivi 916.260.344,90 euro”, cioè quasi un miliardo di euro;
  • dal rapporto annuale sull’esecuzione delle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – redatta dal Comitato dei Ministri – risulta che con riferimento all’attività del 2014 sul fronte degli equi indennizzi decisi dalla Corte, l’Italia ha adempiuto nei termini solo in 11 casi (erano 32 nel 2013), con 21 casi in attesa di pagamento da oltre 5 anni. Il nostro Paese ha corrisposto 29.940.989 euro contro i 71.284.302 del 2013;
  • il rapporto annuale sul monitoraggio relativo all’applicazione del diritto UE, adottato dalla Commissione Europea il 9 luglio 2015, riporta come l’Italia abbia il primato negativo, insieme alla Grecia, per le procedure di infrazione aperte nel 2014, soprattutto nel campo dell’ambiente, dei trasporti e dell’immigrazione;

 

il Comitato Nazionale di Radicali Italiani dà mandato agli organi dirigenti, in sinergia con il Partito Radicale e gli altri soggetti costituenti, di:

 

  1. convocare entro il prossimo Comitato uno o più appuntamenti affinché si acceleri la redazione complessiva in corso da molti anni, in particolare grazie all’impegno di Marco Beltrandi, della “requisitoria” contro lo Stato italiano da presentare presso le giurisdizioni sovranazionali
  2. denunciare presso la Corte dei Conti il DANNO ERARIALE conseguente alle decisioni ovvero alle condanne inflitte dalle corti sovranazionali al nostro Paese per arrivare anche a stimare realisticamente - come già è avvenuto sul fronte della giustizia e delle carceri grazie al lavoro professionale e militante di Deborah Cianfanelli - l'ammontare del danno in termini economici causato da uno Stato, il nostro, delinquente abituale nella violazione delle norme attinenti il rispetto dei diritti umani fondamentali.

 

 

Il Comitato ribadisce la centralità dell’obiettivo dell’amnistia e dell’indulto quali strumenti obbligati per il rientro nella legalità soprattutto per quel che riguarda il diritto alla “ragionevole durata dei processi” sancito dall’art. 111 della nostra Costituzione, dall’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, e strutturalmente violato tanto da comportare da almeno un trentennio l’ininterrotta condanna del nostro Stato in sede europea;

 

esprime apprezzamento per le recenti dichiarazioni del Ministro della Giustizia Andrea Orlando che definendo le nostre carceri “criminogene” ha riconosciuto la necessità di urgenti riforme dell’esecuzione penale che facciano della detenzione in carcere una misura residuale rispetto al ricorso a pene e misure alternative molto più efficaci ai fini della recidiva e quindi della tanto invocata “sicurezza” dei cittadini;

 

considera un significativo riconoscimento l’aver nominato la Segretaria del Movimento quale coordinatrice del tavolo riguardante l’affettività in carcere e la territorialità della pena, nell’ambito degli Stati Generali dell’Esecuzione penale; rileva però la grave contraddizione insita nel fatto che a questa grande mobilitazione, che dovrebbe portare alla fine dell’anno a proposte riformatrici, si sovrapponga già ora in Commissione giustizia della Camera un disegno di legge governativo in materia penale e penitenziaria al quale il Governo stesso ha presentato una raffica di emendamenti per aumentare le pene edittali minime e massime per reati quali furti, rapine e scippi senza minimamente porsi il problema del ricorso alle tanto sbandierate quanto poco previste e applicate pene alternative al carcere; 

 

appoggia e sostiene la denuncia della Segretaria del Movimento sulla drammatica situazione degli organici della magistratura di sorveglianza di Bologna che comporta e comporterà gravissime violazioni dei diritti dei detenuti; chiede a) che il Ministro della Giustizia risponda immediatamente all’interrogazione depositata in materia dal Vicepresidente della Camera Roberto Giachetti; b) che si adoperi tempestivamente per risolvere l’emergenza riguardante pressoché tutte le sedi dei Tribunali e degli Uffici di sorveglianza soprattutto nell’imminenza della concessione dei permessi estivi ai detenuti; invita le associazioni, i dirigenti e i militanti radicali a verificare sul territorio la situazione degli organici  dei Tribunali di Sorveglianza e la capacità di risposta ai compiti istituzionalmente loro affidati;  

 

Ringrazia il Prof. Mario Baldassarri per l’importante contributo di elaborazione e proposte contenute nell’intervento pronunciato nel corso della prima giornata dei lavori del Comitato,; soluzioni assolutamente convergenti con l’analisi storica radicale sull’immediata necessità degli Stati Uniti d'Europa, sull’abnorme crescita del debito pubblico determinata da decenni di regime partitocratico, sugli immensi costi delle mancate riforme, sull’urgenza ormai imprescindibile di incidere sulle ruberie, in primo luogo  quelle relative alle forniture di beni e servizi alla pubblica amministrazione, agli appalti delle grandi opere, “per non parlare delle 8 mila municipalizzate, coi loro consigli d'amministrazione, i consulenti, il personale in esubero; attorno alle municipalizzate – ha ricordato Baldassarri - ruotano 1 milione di italiani: è questo il vero voto di scambio”.

 

saluta l’iniziativa di ACRI e del suo presidente Guzzetti di creare un’interlocuzione diretta con il Movimento Radicale in seguito alle iniziative legate alla campagna politica denominata #Sbanchiamoli e considera il protocollo d’intesa stipulato tra il Ministero dell’Economia e della Finanza e l’ACRI, del 22 aprile scorso, come un primo concreto successo. Il documento prevede l’impegno delle Fondazioni bancarie su 3 proposte di Radicali Italiani utili ad un’efficace azione di welfare di prossimità delle Fondazioni: la diversificazione degli investimenti interrompendo la sistematica violazione delle norme, il ricorso al Bando come modalità privilegiata per selezionare le erogazioni e il ricorso alle fusioni tra Fondazioni per ridurre i costi ed ottenere maggiori introiti dall’attività di investimento. Il Comitato invita a proseguire l'interlocuzione con ACRI al fine di proporre alle Fondazioni misure migliorative rispetto a quelle presenti nel protocollo stesso.

 

Il Comitato ringrazia Benedetto Della Vedova per l’iniziativa dell’Intergruppo parlamentare che ha già registrato la firma di oltre 250 fra deputati e senatori sulla proposta di legge per la legalizzazione della cannabis; decide di sostenere, con il proseguimento delle iniziative di disobbedienza civile nonché con la raccolta di sottoscrizioni al testo di legge, l’azione riformatrice capace di portare finalmente al successo la quarantennale lotta antiproibizionista di Marco Pannella e dei Radicali. Invita gli organi dirigenti a valutare la fattibilità di presentare una denuncia per omissione d’atti d’ufficio nei confronti delle procure che non sono intervenute per arrestare e processare i vertici del Movimento e del Partito Radicale responsabili del reato di coltivazione di marijuana.

 

Il Comitato di Radicali italiani

 

invita gli organi dirigenti a valutare l’opportunità di un’eventuale adesione ai referendum per la conversione ecologica degli investimenti (su trivellazioni e Sblocca Italia) presentati dal coordinamento nazionale “No Triv” e dall'associazione “Possibile” se in sinergia con le iniziative radicali in particolare quelle portate avanti da anni da Maurizio Bolognetti in Basilicata e più recentemente da altri esponenti e militanti in Abruzzo e Puglia.

 

Il Comitato di Radicali italiani

 

ringrazia chi ha partecipato all’Asta Radicale non solo per aver garantito una quota di autofinanziamento a Radicali Italiani e al Partito Radicale ma per aver anche dato vita ad un’occasione di ricordo e viva conoscenza nell'ambito della celebrazione dei 60 anni del Partito

 

invita il Parlamento italiano a calendarizzare la discussione sulla riforma del sistema elettorale per l'elezione diretta del Sindaco e del Consiglio delle Città metropolitane, in tal modo ponendo fine alla violazione della Carta europea delle autonomie locali, emanata nel 1987 dal Consiglio d'Europa, che prevede per gli enti locali assemblee elette a suffragio universale.

 

Il Comitato sostiene le iniziative popolari intraprese sia dall’Associazione Enzo Tortora di Milano con 4 referendum cittadini in tema di alloggi sociali, navigli, mobilità e verde pubblico, sia di RadicaliRoma con le delibere di iniziativa popolare per il superamento dei campi rom e la riforma dell’accoglienza ai rifugiati. Il Comitato denuncia nelle politiche discriminatorie e di segregazione attuate per decenni dalle amministrazioni locali e statali nei confronti dei cittadini Roma la causa delle reiterate violazioni dei diritti umani e l’occasione di attività illecite che hanno impedito di attuare interventi di inclusione concordati con i singoli individui che vivono il disagio abitativo e lavorativo.

 

Il Comitato Ringrazia i consiglieri comunali di Roma e Milano, Riccardo Magi e Marco Cappato, per la coraggiosa opera di denuncia del malaffare partitocratico sempre sfociata grazie al loro impegno in proposte alternative di governo della città.

 

In particolare, per quel che riguarda direttamente l’iniziativa del Presidente Riccardo Magi nel ruolo di consigliere comunale di Roma, apprezza  e sostiene l’isolata opera di denuncia e di contrasto al malaffare politico. Il lavoro di analisi e proposta Radicale  – in continuità con il metodo e la prassi del Movimento e nutrito dalla redazione del documento "Proposte radicali per Enti locali e Regioni" pubblicato nel 2012 - ha consentito di portare a conoscenza dei cittadini, prima che divenissero cronaca giudiziaria con l’inchiesta della Procura di Roma, le pratiche clientelari di spartizione politica delle risorse pubbliche, la situazione fallimentare delle aziende partecipate. Saluta come successo dell’intero Movimento le prime delibere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sul progetto della Metro C di Roma e sul Centro di Accoglienza per soli rom ‘Best House Rom’, nonché la sentenza di condanna del Comune di Roma per “il carattere discriminatorio” del campo Rom la Barbuta, per la quale va dato merito al lavoro di documentazione dell'Associazione 21 luglio.

 

Il Comitato invita gli organi dirigenti e le associazioni radicali ad estendere e valorizzare la denuncia presentata da Marco Pannella per il delitto di discriminazione razziale perpetrato dall’Amministrazione capitolina attraverso la politica di apartheid e di segregazione dei campi rom.

 

Rita BernardiniValerio Federico

 

(approvata dal comitato nazionale di radicali italiani il 19 luglio 2015)

Con 29 voti a favore, 1 contrario e 2 astensioni

 

- Audio video Comitato Nazionale Radicali Italiani (17/18/19 luglio 2015) (da Radio Radicale.it)

 

 

 


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