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16/11/24 ore

Pena di morte, i prossimi passi di 'Nessuno tocchi Caino' per la moratoria



 

A dicembre l’assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrà votare una nuova Risoluzione a favore di una Moratoria sull’uso della pena di morte e in vista di questo importante appuntamento l’associazione radicale nata nel 1993 sarà impegnata su due fronti di iniziativa.

 

Il primo sarà quello di aumentare il numero dei Paesi cosponsor che voti a favore della Risoluzione. A tal fine, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri italiano, Nessuno tocchi Caino andrà questo agosto in missione africana in 4 Paesi – Zimbabwe, Ciad, Repubblica Centroafricana e Swaziland – dove negli anni più recenti sono stati compiuti passi significativi verso l’abolizione della pena di morte.

 

Il secondo fronte è quello di rafforzare il testo della nuova Risoluzione con due richieste fondamentali da rivolgere esplicitamente ai Paesi che praticano ancora la pena capitale. La prima richiesta è di abolire i “segreti di Stato” sulla pena di morte, perché molti Paesi, per lo più autoritari, non forniscono informazioni sulla sua applicazione, e la mancanza di informazione dell’opinione pubblica è anche causa diretta di un maggior numero di esecuzioni.

 

La seconda richiesta è di limitare ai “reati più gravi” l’applicazione della pena di morte e di abolire la sua previsione obbligatoria per certi tipi di reato. Inoltre, Nessuno tocchi Caino propone che la nuova Risoluzione chieda al Segretario Generale dell’ONU di istituire la figura di un Inviato Speciale: non solo per monitorare la situazione ed esigere una maggiore trasparenza e limiti più restrittivi nel sistema della pena capitale, ma anche per continuare a persuadere chi ancora la pratica ad adottare la linea stabilita dalle Nazioni Unite: “moratoria delle esecuzioni, in vista dell’abolizione definitiva della pena di morte”.


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