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16/11/24 ore

È morto il nostro compagno Sergio Stanzani



È morto il nostro compagno Sergio Stanzani. A lui va il ricordo affettuoso e fraterno di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale. La notizia giunta in tarda serata non ci consente di proporre un richiamo ampio alla sua figura per tanti di noi radicali essenziale. Le vicende culturali e politiche che hanno accompagnato il rapporto con lui si devono associare ad una riflessione ampia e completa su tutti gli aspetti della intensa partecipazione ad anni di lotte e di sensibilità comuni, che hanno fatto questa amicizia intensa e indimenticabile. Torneremo nelle prossime ore a richiamare i  momenti e le tracce che la sua persona hanno lasciato e a testimoniare la nostra partecipazione per questa grave perdita. Di seguito proponiamo provvisoriamente la sommaria biografia tratta dalla libera enciclopedia web Wikipedia.

 

Sergio Augusto Stanzani Ghedini (Bologna, 1 marzo 1923Roma, 17 ottobre 2013) è stato un politico e attivista italiano, presidente ed ex segretario del Partito Radicale Transnazionale nonché del comitato Non C'è Pace Senza Giustizia.

 

Ha fatto parte, in più occasioni, di entrambi i rami del parlamento italiano.

 

Coniugato, con tre figli, si laurea in ingegneria presso l’attuale Alma mater studiorum.

 

Non risponde alla chiamata della Repubblica Sociale Italiana e prende parte alla resistenza in Romagna, ove passa il fronte. Fin dal 1946 ha fatto parte degli organi dirigenti dell’Unione Goliardica Italiana (UGI), l’organizzazione laica degli studenti universitari fondata alla fine della Seconda guerra mondiale e che, insieme alle organizzazioni studentesche cattoliche e altre associazioni minori, formava l’Unione Nazionale Universitaria Rappresentativa Italiana (UNURI), costituita dai rappresentanti locali e nazionali degli studenti delle università italiane. È stato Presidente dell’Unuri nel 1952 e nel 1953.

 

Dirigente della Finmeccanica negli anni sessanta, è stato membro del Partito Liberale Italiano dal quale si dimise con la sinistra liberale per fondare il Partito Radicale. Ha preso parte alla rifondazione del Partito Radicale del quale ha supervisionato la stesura del nuovo statuto (1967).

 

Eletto al Senato nel 1979 ha fatto parte anche della Commissione Inquirente. Nel 1983 è stato rieletto alla Camera dei deputati e riconfermato nelle elezioni del 1987. Membro dell’Ufficio di Presidenza della Camera e della Commissione Parlamentare di Vigilanza per i Servizi Radiotelevisivi.

 

Si è occupato attivamente del settore televisivo sia in ambito locale e nazionale che in Parlamento. Nel gennaio del 1988 è stato eletto segretario del Partito Radicale al 34esimo Congresso di Bologna e successivamente confermato fino al 1993, e ne ha curato lo sviluppo in ambito transnazionale.[senza fonte] Eletto nuovamente al Senato nel 1994, è stato vice presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia.

 

Dal 1997 è presidente del comitato Non C'è Pace Senza Giustizia, l’associazione Radicale costituita nel 1994 con l’obiettivo dell’istituzione della Corte Penale Internazionale per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Durante il congresso del Partito Radicale Transnazionale tenutosi a Tirana (Albania) nel 2002, viene eletto presidente del partito, di cui è rimasto presidente fino alla sua morte.

 

 


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