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24/11/24 ore

Un percorso per la realizzazione accelerata delle opere pubbliche prioritarie



L’intervento che segue dell’ingegner Carlo Strassilche ha avuto concrete esperienze nelle emergenze e che è già intervenuto con osservazioni su questa Agenzia, è un contributo ad un approccio operativo necessario sulle opere pubbliche che vuole definire un modello di iniziativa che corrisponda alla drammatica fase attuale e che mira a superare il groviglio di contraddizioni che paralizzano l’azione concreta.

 

 

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di Carlo Strassil

 

É nota la situazione di criticità delle “Opere Pubbliche”, argomento ampiamente esaminato e discusso in molte sedi. Causato sostanzialmente dalla normativa vigente. Per parere unanime. Ma anche da altri fattori.

 

Questo contributo vuole avere invece una specifica valenza operativa concreta riguardante le  opere prioritarie, quegli interventi che saranno definiti tali dal Governo Centrale, per la riattivazione e lo sviluppo immediato sia  economico  che sociale del Paese.

 

La finalità è quella di accelerare l’iter istruttorio e realizzativo  di detti interventi, per la ripresa del Paese, a seguito delle prospettive di disponibilità finanziare sopravvenute. Cioè delle possibili  disponibilità finanziarie eccezionali “messe a disposizione dalla CEE. Un’occasione quindi  unica.

 

Ma il meccanismo di impegno degli importi non è facile né banale. Ed è soprattutto condizionante ed anche pressante per i tempi ridotti. Emerge che gli altri Paesi europei, intendono metterci a disposizione queste risorse solo gradatamente ed a condizione di riscontrare, fase per fase, la concretezza e la positività delle iniziative che attiveremo per impegnare detti fondi. Sono considerazioni condivisibili.

 

Dobbiamo cioè affrontare due contemporanee urgenze:

 

  • urgenza n. 1: quella  legata alle condizioni di criticità in cui il ns. patrimonio pubblico di opere si trova;
  • urgenza n. 2: dettata dalla opportunità  sopravvenuta e dalle condizioni di finanziamento così come rese disponibili.

 

 Occorre cioè quindi:

 

  • individuare le opere cosiddette prioritarie
  • definire la documentazione necessaria per accedere ai finanziamenti ed a quelli di realizzazione.

 

Cioè determinare un percorso.

 

Individuazione delle "opere prioritarie " da parte del governo centrale 

 

La definizione e la individuazione degli interventi prioritari non  è assolutamente semplice ed immediata. Deve essere frutto di una analisi oggettiva e di una istruttoria  tale da soddisfare i requisiti CEE. 

 

Occorre evidenziare gli oggettivi connotati di urgenza e le specifiche  finalità ai fini della ripresa e dello   sviluppo. 

 

E ciò con analisi "costi benefici" approfondite  e specifiche,  tali da superare le possibili osservazioni nella fase istruttoria.

 

Le attività e le procedure non sono banali. Occorre operare con professionalità specifiche, in quanto le istruttorie per accedere ai finanziamenti, come ci stanno preannunciando,  saranno approfondite. Anche al limite dell’ostilità.

 

Per le iniziative già in fase  avanzata, occorrerà riaggiornarle ed integrarle per le suddette necessità. 

Si tratta di  una attività che in passato raramente è stata condotta in questi termini. E’ una attività fondamentale e propedeutica nella quale debbono essere definiti anche i meccanismi di avanzamento e quindi le scadenze dei ratei di finanziamento distribuiti in più annualità. 

Occorrono analisi tecniche e finanziarie di adeguata valenza.


Procedure per la realizzazione  in forma  "accelerata"

 

La presente proposta si basa, per la realizzazione,  sulla procedura dell’affidamento diretto, in forma integrata e motivata, per tutte quelle attività sia tecniche che realizzative che ciascun intervento prioritario richiede. 

 

É necessario dover garantire il risultato, cioè la realizzazione dell’opera. Per cui, si  propongono criteri suggeriti  dalle esperienze della concreta ed accertata attività di oltre un quarantennio nel progettare, realizzare e collaudare Opere Pubbliche importanti. E sulle dirette conoscenze acquisite nella partecipazione alla fase della effettiva e conclusa realizzazione di importanti Opere Pubbliche  per più decenni.  Cioè sulle possibili criticità presenti, condizionanti  operativamente l’iter  realizzativo.

 

Le normative vigenti non riescono a superare tali numerose ed importanti criticità. Lo dimostrano i fatti.

 

Le considerazioni  sulla inadeguatezza applicativa  del quadro legislativo attuale,  sono state espresse da molti. Ed in maniera anche approfondita.

 

La presente proposta ha la finalità di evitare le consuete “criticità”, a garanzia delle due urgenze sopracitate. Con l’obiettivo di attivare e concludere le  opere prioritarie, una volta individuate e definite. 

 

Per dette tematiche da affrontare e da risolvere con urgenza, sono necessari :

  • semplicità e trasparenza nei ruoli,  funzioni e procedure
  • tempistiche ridottissime 
  • responsabilizzazione personale dei protagonisti tecnici ed amministrativi dei singoli aspetti realizzativi
  • visibilità, garanzia ed esposizione personale da parte di detti protagonisti.

 

Nella presente impostazione, introduciamo una modifica sostanziale nell’approccio al tema.

Inseriamo  in maniera vincolante la responsabilizzazione individuale dei protagonisti e dei responsabili nei procedimenti attivati. 

 

É necessario individuare ed utilizzare, veri competenti, cioè  veri esperti, cioè  personalità professionali che hanno realmente e concretamente svolto una delle  distinte funzioni necessarie, nello specifico settore, contribuendo ciascuno,  con successo ed efficacia, a realizzazioni importanti e  note. 

 

È un requisito di tutte le figure.

 

Per  i Progettisti, per i Direttori dei Lavori,  per i  Collaudatori, e soprattutto per le Imprese, per i Tecnici di Impresa,  categoria quest’ultima che costituisce il nerbo di ogni realizzazione. 

 

Si suggerisce, per questa fase straordinaria di ripresa del paese, di attingere al patrimonio professionale ed imprenditoriale già in essere, il quale, oltretutto,  non è assolutamente di secondo piano. Sia come professionisti che come imprese.

 

E questo in quanto, l’obiettivo di questa fase emergenziale, è la realizzazione dell’opera con qualità, costi e tempi certi. E la sua concreta disponibilità per la ripresa.

 

Proprio l’obiettivo mette in secondo piano tutte le altre problematiche a cui le normative ordinarie  si sono dedicate a lungo, e senza grandi risultati concreti. 

Ma le urgenze attuali per la ns. Comunità nazionale, in questa situazione,  ci chiedono, così come i ns. co-finanziatori  europei, per altro scopo, di:

 

  1. realizzare opere necessarie ed utili per lo sviluppo/economia del Paese
  2. avere la disponibilità dell’opera indicata nei tempi più ridotti possibili
  3. avere la garanzia nel tempo sulla qualità e sulla durabilità della sua realizzazione e della sua efficienza prestazionale
  4. disporre senza condizionamenti di un’opera totalmente funzionale ed efficiente, e quindi ricavarne i benefici economici/finanziari conseguenti

 

Il presente contributo vuole essere uno stimolo/suggerimento per evidenziare l’impellenza di attivare concrete fasi attuative

 

Si enunciano programmi ed intenzioni. Ma, viste le tempistiche, occorre operare. Cioè occorre individuare sui singoli temi, team di lavoro, che sviluppino tutti gli aspetti legati alle due fasi indispensabili:

 

Attività 1 inquadramento/istruttoria del Documento tecnico-finanziario del singolo intervento per acquisire i finanziamenti CEE;

Attività 2 attivazione delle fasi di Progettazione e di Realizzazione nel rispetto dei programmi di  attuazione allegati alla documentazione di finanziamento.

 


 

 

 

 


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