83 vigili su 100 a Roma non rispondono alla chiamata straordinaria nella notte di San Silvestro... et voilà, la polemica di capodanno – con tanto di strumentalizzazioni di prammatica – è servita.
È servita per cominciare a Matteo Renzi, che di buon mattino coglieva il tweet al balzo per dire "ecco, perché nel 2015 cambieranno le regole del pubblico impiego", mettendo così un’altra toppa al pasticcio di fine anno sul jobs act.
È servita alla ministra Marianna Madia per dire la frase fatta che saranno puniti (magari) gli irresponsabili.
È servita all’Autorità di garanzia per gli scioperi (quanto ad Autorità non ci facciamo mancare nulla) per aprire un procedimento di valutazione sull’«epidemia» della notte di San Silvestro.
È servita alle associazioni di consumatori per sparare la solita cavolata e chiedere lo scioglimento del corpo della polizia municipale.
È servita a tanti per prendersela con il malcostume del certificato medico facile.
È servita ai romani per attaccare una volta di più il sindaco Marino.
È servita alle casse del Comune, che ha risparmiato un bel gruzzolo di denari in un giorno pagato di norma profumatamente.
È servita alle redazioni del politico per salvare la prima stanca e assonnata giornata di lavoro dell’anno.
È servita ai lettori per avere la conferma che spesso si parte sempre da una mezza balla, nel caso specifico, che tutti si sono assentati per malattia, salvo poi scoprire che non è stato proprio così, perché - come hanno spiegato poi i sindacati - c’è chi ha rifiutato lo straordinario, chi ha preso ferie, chi ha voluto compiere il primo atto meritevole (bontà sua) del 2015 donando il sangue, chi appunto si è ammalato, magari colpito – possiamo giurarci - dall’ondata di gelo artico...
Ma la cosa più rilevante è che tutto il can can scatenatosi sui giornali web e i social network è servito a dare un senso alla protesta, perché dell’assenza in massa dei cosiddetti pizzardoni nelle strade di una Roma festante, in polemica col nuovo assetto organizzativo anti-corruzione fatto di “rotazione per la discontinuità territoriale”, nessuno si era accorto. Colpa dei fiumi di champagne? Forse, chissà...