Con la conferenza in programma venerdì 29 settembre c.a. alle ore 17,30 presso l’Aula Magna dell’Università in Via Vivaldi – Caserta, Massimo Cacciari torna nel Capoluogo di Terra di Lavoro per riprendere l’ampio discorso filosofico, storico e politico, sviluppatosi in questi anni di costante partecipazione alle attività culturali promosse dalle Edizioni Saletta dell’Uva, incontro realizzato d’intesa con l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” e con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche.
Il tema prescelto è “Antigone eterna” L’uomo che deve rimanere. Il titolo prende spunto dall’ultimo libro di Eugenio Mazzarella, ordinario di filosofia teorica alla Facoltà di Filosofia dell’Università Federico II di Napoli, che sarà l’altro relatore presente all’incontro in dialogo con Massimo Cacciari.
Gran parte della letteratura e della filosofia, almeno negli ultimi duecento anni, sono un confronto con la tragedia di Sofocle. “Antigone, - spiega Cacciari - una tragedia che è un archetipo sociale, fondamento di una democrazia dialettica e discorsiva, in cui la partecipazione del cittadino alla vita della polis era fattivamente attiva”. Antigone, l'eterno conflitto tra il potere, l'etica e la legge.
Massimo Cacciari contesta l'interpretazione più diffusa del conflitto tra i due antagonisti, Antigone e Creonte, come interno alla sfera del diritto, dell'etica, della politica. Antigone - dice il filoso veneziano - manifesta un'alterità radicale rispetta a questa sfera. Perciò tanto le sue parole quanto quelle di Creonte, chiuse al dialogo, uccidono. Ambedue sono saldi, rigidi, inconciliabili nei loro caratteri e nei loro Logos, ambedue vivono nella dismisura: Creonte, ossessionato dall'anarchia, dimentica i limiti del potere, Antigone, posseduta da Dike “la giustizia”, compagna degli dei dell'Ade, compie il suo pio delitto contro le leggi della Polis.
In Sofocle – così come afferma lo stesso Mazzarella nel suo libro (E.Mazzarella, L’uomo che deve rimanere. La smoralizzazione del mondo, Quodlibet Studio 2017)- , Antigone è l’archetipo del primato fondativo del ghenos, del “diritto di natura interno alla famiglia”, sul “diritto di natura esterno” che la polis fa valere come suo superiore diritto non solo verso l’altro da sé, ma verso ciò che al suo interno gli si fa altro da sé. Una nuova lettura che supera quella hegeliana del conflitto tra legge divina del sangue e legge umana della polis.
La fattiva collaborazione con le sopracitate istituzioni danno un concreto supporto scientifico all’iniziativa, che intende approfondire tematiche inerenti i percorsi teoretici che caratterizzano il nostro presente. Termini come diritto, politica, teologia, tolleranza, tecnica, religione, umanesimo e altri si sono connotati di sfumature che hanno dato corso a eventi fondanti del pensiero e dell’assetto stesso della società contemporanea.
Luigi Nunziante