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18/11/24 ore

Fertility Day, slogan e propaganda sterili



Il Fertility Day che avrà luogo il 22 settembre 2016, voluto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sta scatenando molte polemiche su giornali e siti on line, in particolare sui social, dove vengono criticati immagini e slogan utilizzati per la campagna lanciata per promuovere e proteggere la fertilità. Eccone alcuni di questi slogan: “La bellezza non ha età, la fertilità si”, “Datti una mossa, non aspettare la cicogna”, ”Genitori giovani. Il miglior modo per essere creativi “, “La fertilità è un bene comune”.

 

Il ministro e quanti la sostengono, tuttavia, dimenticano che non tutti possono decidere come organizzare la propria vita e realizzare i propri sogni. E sono soprattutto donne quelle che non possono decidere come e quando avere un figlio.

 

Pensiamo, inoltre, che uno Stato che incomincia ad entrare nella sfera della procreazione per promuovere nascite o per limitarle, non stia perseguendo obiettivi di libertà e democrazia.

 

Perché non favorire invece strategie politiche che offrano ai giovani maggiori opportunità di lavoro? Forse molti potrebbero anche metter su una famiglia e avere dei figli. Ci sarebbero ancora tante riflessioni da fare in merito, ma il discorso diventerebbe troppo lungo.

 

E un altro fatto grave da sottolineare è che molti  pensano di poter bilanciare, con un incremento di  nascituri "bianchi",  la crescente presenza di bambini di colore nel nostro paese! Non sanno che tante persone non benedette dalla fertilità, adotterebbero volentieri un migrante minore non accompagnato per dargli il loro amore, invece di farlo finire nelle mani di trafficanti di organi o di pedofili e purtroppo non riescono ad ottenere facilmente adozioni?! Altro che Fertility Day!

 

Premetto, inoltre, come testimonianza personale, che la sottoscritta ha due splendidi figli e ne avrebbe generati volentieri altri, se non avesse corso seri rischi per la propria vita solo per metterne al mondo due, ma “io ho potuto scegliere!” Quante donne oggi possono farlo?

 

Per quanto riguarda i problemi dei giovani che non riescono a metter su famiglia per mancanza di lavoro, soldi e carenze di strutture pubbliche adeguate per facilitare la maternità, consiglio di leggere La banda della culla di Francesca Fornario

 

 E per opporsi al razzismo serpeggiante, consiglio di leggere il libro “Chi Siamo? La Storia della Diversità Umana” in cui “utilizzando tutte le informazioni rese disponibili dalla lettura del patrimonio genetico, affiancate dai dati acquisiti da scienze come l'archeologia, l'antropologia, la storia, la demografia e la statistica, lo scienziato Luca Cavalli-Sforza, coadiuvato dal figlio Francesco, ricostruisce in questo libro le origini della razza umana e le cause della diversità tra le varie popolazioni. Integrando la propria straordinaria esperienza di genetista con i risultati di ricerche paleontologiche e linguistiche, lo studioso, alla luce delle ultime illuminanti scoperte, ridisegna le mappe dei vari gruppi etnici, analizzandone la provenienza e lo sviluppo nell'arco di oltre centomila anni di storia. Risultato di questa notevolissima impresa di divulgazione è un'analisi lucida e puntuale che affronta con serenità paure ancestrali e fa piazza pulita di preconcetti, tabù e strumentalizzazioni che nel corso dei secoli hanno portato all'elaborazione di teorie razzistiche”.

 

A tutto ciò aggiungo che se creassimo “vivibilità” in Africa e Asia, molti migranti preferirebbero non correre tanti pericoli per arrivare in Europa e resterebbero nei loro paesi.

 

Giovanna D’Arbitrio

 

 


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