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20/11/24 ore

Maledetta Politica. Conte, il profilo di un re fantoccio



Da “fortissimo riferimento di tutte le forze progressiste”, come lo definì nel 2019 l’allora segretario del PD Nicola Zingaretti, a molesto alleato di cui Enrico Letta, facendo di necessità virtù, sopporta i queruli ma inconsistenti distinguo: oggi questo sembra Giuseppe Conte, presidente del M5S.

 

In tre anni, a palesare l’arco di tale parabola è il confronto delle sue comparsate nel salotto tv di “Otto e mezzo”: dagli oracoli ascoltati in visibilio ai balbettii indotti dalla raffica di obiezioni.

 

Pesa l’assoluta mancanza di una storia politica alle spalle, al cui posto c’è invece l’accorta navigazione nell’arcipelago degli interessi corporativi e degli apparati pubblici o consorzi privati. La stessa sua emersione nel 2018 era espressione del grado di influenza esercitato da tali apparati, nel vuoto seguito al cupio dissolvi della politica.

 

Nell’Italia odierna, a Giuseppe Conte va dato atto di essere ben più che un estemporaneo risultato di contingenze.

 

Egli svolge oggi un ruolo decisivo all’interno del processo restaurativo: dell’anti-politica, sostenuta e nutrita dalle oligarchie dominanti, è il prodotto indispensabile e funzionale allo scopo di sabotare ogni possibile riscatto che possa minacciare assetti consolidati. 

 

Della figura del cosiddetto leader del Movimento 5 Stelle discute Giuseppe Rippa sollecitato da Antonio Marulo nella rubrica Maledetta Politica...

 


 

- Maledetta Politica. Conte, il profilo di un re fantoccio (Agenzia Radicale Video)

 

 


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