"…è stato uno choc angoscioso e sconcertante sapere del suo arresto e del suo coinvolgimento negli anni successivi in una storia terribile di intreccio tra criminalità, politica e affari che la magistratura romana ha con grande merito disvelato…". Walter Veltroni è ricorso allo strumento della Lettera al direttore per farci partecipe del proprio stato d’animo alla notizia che un suo stretto collaboratore di quando faceva il sindaco di Roma è tra le persone maggiormente coinvolte nell’intreccio di malaffare che ha avvolto negli anni le istituzioni capitoline. (guarda il video)
Anche Francesco Rutelli è apparso nei giorni scorsi redivivo, intervistato in televisione, per mostrare il volto buono del suo governo di Roma e prendere le distanze dai personaggi ambigui che si aggiravano di giunta in giunta del Campidoglio.
In altre stagioni, il frettoloso e liquidatorio “non poteva non sapere” ha rovinato la vita politica, e non solo, di molte persone; oggi, come è giusto che sia, è bene tenersi lontano da facili e strumentali equazioni. Tuttavia, coloro che si sono alternati alla guida della capitale nell’ultimo ventennio almeno non possono è non devono sfuggire all’assunzione di responsabilità politiche per quanto accadeva alle loro spalle.
Da questo spunto di riflessione parte l’analisi di Giuseppe Rippa nel nuovo appuntamento con “Maledetta Politica”, che sul finire tocca il tema annoso del debito pubblico: fardello che sta affossando il paese e che impedisce qualsiasi margine di manovra a governi già ben predisposti all’inerzia.