di Davide Varì (da Cronache del Garantista)
- “Pronto è il senatore Pellegrino?”.
- “Eh nessuno mi chiama così da tanto tempo, sa. Mi dica, mi dica, sono io”.
- Volevo intervistarla, senatore. Mi è capitato di leggere una sua affermazione del '96 – mi pare del '96, si -, quando era presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato ...”.
- “E che dicevo?”.
- “Diceva che le procure avevano un disegno egemonico. Anzi, parlava testualmente di un 'disegno strategico perseguito da alcune procure della Repubblica per creare un nuovo equilibrio istituzionale? In cui i poteri di controllo devono contare di più, anzi assumere una egemonia”.
- “Come no! Mi ricordo, mio saltarono addosso. Si figuri che il giorno dopo inviarono un avviso di garanzia al povero Bassolino”.
- “E che c'entra Bassolino”.
- “Nulla, è che loro pensavano che colpendo lui avrebbero colpito anche me. Lo dissi a D'Alema ma lui non volle crederci£.
- “A D'Alema?”.
- “Certo un giorno gli dissi:Massimo, è chiaro che questi hanno puntato anche noi...”.
- “Aspetti, aspetti senatore. La raggiungo, mi racconta tutta questa storia che sembra interessante ...”.
Nello studio di avvocato a due passi da Palazzo Madama.
- “Ma come diavolo ha fatto a trovare quella frase?”.
- “Sa senatore, c'è internet, google ...”.
- “ Certo, certo. Lei mi riporta indietro nel tempo”. Dice Pellegrino indicando una poltrona.
Allora senatore, c'era o no quel disegno eversivo delle procure nei primi anni '90?
Non parlerei di disegno eversivo ma di aspirazione all'egemonia, quella si.
Un progetto politico, dunque.
Direi poliico-culturale.
E lei fu tra quelli che 'denunciò' per primo e in anni a dir poco caldi, in piena tangentopoli …
A dire il vero non era la prima volta che sostenevo la mia tesi sull'aspirazione egemonica della magistratura. Lo dichiarai anche in Aula. Fatto sta che un giorno, un suo collega dell'Ansa, lanciò quella mia frase tra le agenzie e scoppiò il putiferio. La mattina seguente mi ritrovai la mia casa di Lecce invasa dai giornalisti. Io ripetei tutto senza problemi e nel giro di poche ore ci fu una reazione durissima. Caselli. Cordova e Borrelli si presentarono sul terzo canale per smentire le mie parole.
Si presentarono tutti e tre insieme?
Si certo: fecero una trasmissione ad hoc.
Era il gotha delle procure, roba da aver paura …
E si. Caselli, che conoscevo da tempo, si disse addolorato; Borrelli, invece, mi replicò sprezzante col suo solito stile austero e glaciale. Eppure quella mia idea nasceva dalla lettura di una sua intervista in cui aveva affermato che l'800 era stato il secolo dei parlamenti, il '900 quello degli esecutivi e che non npoteva escludere che il nuovo secolo sarebbe stato il secolo giudiziario. Cordova, invece, fi addirittura minaccioso …..
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