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16/11/24 ore

Lo Stato famelico della Repubblica dei mandarini



di Pierluigi Battista 

(dal corriere.it)

 

Sì, certo, avere speranza, l’Italia può uscire dalla palude, uno sforzo tutti insieme, e va bene. Ma poi i numeri di un’invadenza statale asfissiante e senza limiti uccidono ogni speranza. E allineare le cifre dell’oppressione statalista raccontate da Paolo Bracalini nella Repubblica dei mandarini pubblicata da Marsilio toglie il fiato.

 

Non per le tante bizzarrie surreal-burocratiche che fanno dell’Italia un Paese bellissimo, un Paese ridicolo. Ma per la scientifica e pervicace volontà di mortificare, di soffocare gli spiriti animali del mercato, ogni desiderio di fare, ogni audacia, ogni energia imprenditoriale, ogni voglia di uscire dal pantano. «Lo Stato parassita è vorace quando deve incassare, ma lentissimo quando deve pagare».

 

Se sei in credito con lo Stato, mettiti in fila e aspetta 450 giorni, la media del tempo che ci vuole per farsi restituire i propri soldi. Se invece paghi in ritardo anche di un solo giorno, il Moloch pubblico, l’aguzzino fiscale ti sequestra i beni, guadagna indebitamente sull’«aggio», e sbaglia addirittura nel 48,3 per cento delle volte in cui i tartassati fanno ricorso.

 

Il giurista Sabino Cassese calcolò in circa 150 mila leggi l’abnorme carico di regole che paralizzano l’Italia, contro le circa 10 mila di Francia e Germania: e ogni volta si chiedono in aggiunta «nuove regole»...

 

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