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23/12/24 ore

Sergio Romano, Il ministro Bonino e il caso kazako. 
Le tre mosse da fare subito



di Sergio Romano (da Corriere della Sera)

 

Le tensioni della politica italiana e la fragilità della nostra «grande coalizione» hanno trasformato la vicenda di Alma Shalabayeva in un «caso Alfano». Ma la questione concerne soprattutto la politica internazionale del Paese ed è oggi quindi interamente sulle spalle del ministro degli Esteri. Emma Bonino ha una doppia natura. È stata una appassionata militante radicale, impegnata nella promozione dei diritti umani e civili. Ma negli anni trascorsi alla Commissione di Bruxelles ha dato prova di prudenza e concretezza.

 

 

Due diverse caratteristiche non sono necessariamente incompatibili, ma espongono Emma Bonino a sospetti maliziosi e a critiche malevole. È una ragione di più per agire rapidamente e con fermezza. Credo che i suoi obiettivi debbano essere almeno tre.

 

Il primo è quello di mettere ordine nelle relazioni fra il ministero dell'Interno e il ministero degli Esteri. L'insistenza e l'invadenza dell'ambasciatore kazako non giustificano l'accoglienza che gli è stata riservata dal Viminale e dalla Questura di Roma. Le sue petulanti interferenze avrebbero dovuto allertare i funzionari del ministero dell'Interno, dimostrare che il caso aveva risvolti internazionali e richiedeva continui contatti con la Farnesina. Se i contatti non vi sono stati, come sembra evidente, occorrerà evitare che casi analoghi si ripetano in futuro. Emma Bonino ha il diritto e il dovere di pretendere che il ministero degli Esteri sia informato e consultato ogniqualvolta una vicenda è destinata ad avere ricadute sui rapporti internazionali del Paese. ...

 

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