A margine dell’incontro, a Londra, con il Primo Ministro britannico Rishi Sunak il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sembrava molto determinata sulla questione PNRR: “… Voglio che sia chiaro ancora una volta che noi spenderemo i soldi del Pnrr e che il lavoro che stiamo facendo è determinato a spendere quelle risorse nel migliore dei modi…”.
Eppure, al di là delle risposte rinzelate di alcuni membri della maggioranza di centrodestra: “Sinistra e gufi non perdono l’antico vizio di tifare contro l’Italia…”, alcuni segnali che vengono dai mercati internazionali (nel quadro di turbolenze mondiali dettate dalla aggressione russa in Ucraina, dai fronti di turbolenza in tutto lo scacchiere non solo europeo ma asiatico, africano e altro…) pongono in evidenza che dei problemi ci sono.
Problemi naturalmente che nascono dal fatto che una crisi economico-finanziaria, che può innestarsi in ogni momento proprio per le inquietudini descritte, finirebbero per ritorcersi su un paese come l’Italia schiacciato da un debito pubblico gigantesco…
Si pensi ai giudizi delle società di rating, agenzie di valutazione che assegnano un giudizio o valutazione riguardante la solidità e la solvibilità di una società emittente titoli sul mercato finanziario (molto spesso anche senza rappresentare la reale solvibilità e con qualche interesse strumentale, ma pur sempre influente sugli umori dei mercati…).
Si pensi a Moody’s che segnala che l’Italia è l’unico Paese che rischia di perdere il giudizio investment-grade. Il verdetto sarà diffuso il 19 maggio ma è un giudizio in perfetta sintonia con Goldman Sachs che ha consigliato di vendere i Btp…
Ma quello che emerge è che, nel quadro confuso e a volte strumentale richiamato, in tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, si avverte come tutti gli attori in campo manchino di quello che si può chiamare il “senso dello Stato”.
Di uno Stato che vive in un contesto internazionale che, sia pure opportunisticamente, non aspetta altro che utilizzare tutte le debolezze e le precarietà di chi non sembra comprende lo stato delle cose e della sua storicizzata situazione, proprio per approfittarne…
Come viene giudicata l’Italia dagli altri e come noi interpretiamo - se mai li interpretiamo - i giudizi degli altri su di noi resta avvolto nel mistero e nell’accantonamento del problema che pure incide sul nostro futuro e sul nostro modo di essere.
Un futuro che viviamo sempre in affanno…
Sul tema del PNRR, sulla questione di una mancanza di responsabilità, sul vuoto di senso dello Stato di tutte le forze politiche, discutono Francesco Sisci, ricercatore senior presso l’istituto di studi europei nell’Università del popolo di Cina, che interviene proprio da Pechino e il direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale Giuseppe Rippa… in Agenzia Radicale Video.
(Agenzia Radicale Video)
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