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16/11/24 ore

Di Pietro ci prova ancora con Grillo, ma "perde" Donadi



Ritenta sarai più fortunato! Così Antonio Di Pietro riprende il corteggiamento a Beppe Grillo e al suo Movimento: insieme per battere la cosiddetta vecchia politica che potrebbe fregarli. Intervistato dal Fatto, il leader di Italia dei valori non demorde, quindi, nel suo tentativo di convincere il blogger più seguito d'Italia.

 

“Non intendo tirare in alcun modo la giacchetta al Movimento 5 Stelle”, precisa Di Pietro, ma avverte: “Noi dell’Idv, che la protesta l’abbiamo fatta prima di loro, diciamo solo: attenzione, di sola protesta si muore, bisogna costruire un’alternativa e aver il senso di responsabilità per mettere insieme tutte le forze che possono trovarsi intorno a un programma”.

 

In sostanza, l’ex magistrato di Mani pulite sta “cercando di trovare una via per costruire un’alternativa, una massa critica alternativa”, sottolineando come Grillo stia facendo l’ errore, “come Di Pietro ieri” di “personalizzare:… Chi vota l’uno o l’altro sta votando non la persona ma un’idea di politica diversa, personalizzare e ghettizzare il voto su Grillo o Di Pietro serve solo all’informazione malata” .

 

Sul comico genovese non la pensa però così il suo collega di partito, Massimo Donadi, che “Tra lui e Casini” – dichiara alla trasmissione La Zanzara – “scelgo certamente Casini, perché si tratta comunque di una forza responsabile. Grillo porterà in Parlamento delle persone per caso, una classe dirigente senza esperienza e competenza politica. E’ una forza politica totalmente incompetente a governare”.

 

A proposito di personalizzazione della politica, Il capogruppo di Italia dei Valori alla Camera non risparmia commenti al veleno nei confronti di Di Pietro (di oggi, non di ieri): “Prima si toglie il suo nome dal simbolo del partito, meglio è – afferma -. Gli altri partiti che lasciano il nome del leader sul simbolo sono ridicoli. Io sono contrario ai partiti personali”.

 

Quanto alla linea politica di Di Pietro: “Le sue scelte sono state sbagliate, hanno allontanato la prospettiva di un’alleanza di centrosinistra. Dobbiamo fare un passo indietro”. E aggiunge: “Resto nell’Idv, ma i comportamenti di Di Pietro favoriscono oggettivamente il ritorno di Berlusconi. L’Idv fuori dal centrosinistra rischia di far tornare Monti nel 2013 e dunque la grande coalizione con dentro il Cavaliere”.


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