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23/12/24 ore

Firme false: Formigoni "diffamatore". Il Pm chiede un anno di carcere



Ha attribuito ai Radicali un “complotto” non vero, accusandoli di aver manipolato le firme raccolte a sostegno della lista per le regionali del 2010. Per questo motivo il pm di Milano, Mauro Clerici, ha richiesto per Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia imputato per diffamazione a mezzo stampa, una condanna a un anno di reclusione e 500 euro di multa, senza attenuanti generiche.

 

Secondo il pm, in alcune dichiarazioni alla stampa rilasciate il 4 e 5 marzo del 2010, Formigoni avrebbe offeso gli esponenti della lista Bonino-Pannella, nello specifico Marco Cappato e Lorenzo Lipparini, attribuendo loro “una macchinazione ai danni della sua lista per escludere il centrodestra dalla competizione elettorale”.

 

Secondo il magistrato, il governatore lombardo avrebbe inoltre usato espressioni “affermative e specifiche”, accusando i Radicali di determinati fatti anche di rilievo penale, rivelatisi poi “non verificati” e non catalogabili come semplice “critica politica” perchè, spiega la requisitoria, “altrimenti sarebbe legittima qualsiasi invettiva”.

 

Clerici ha poi ricordato che sulla vicenda delle firme false per la lista di Formigoni è stata aperta un'inchiesta penale che ha coinvolto, tra gli altri, il presidente della Provincia di Milano, Guido Potestà. Il processo, in cui si sono costituiti parti civili Marco Pannella, Marco Cappato e Lorenzo Lipparini, dovrebbe concludersi con arringa difensiva e sentenza il prossimo 4 ottobre.


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