“Il viaggio del presidente russo in Corea del Nord altera i calcoli globali, diffondendo instabilità in tutto il mondo. Anche la Cina potrebbe ora essere interessata a prendere le distanze da lui…” - così Francesco Sisci, sinologo e analista politico sintetizza la sua interpretazione sulla presenza del leader russo a Pyongyang che afferma cambia tutti i parametri…
Le parole di Putin ripetono un rituale ormai noto che si sintetizzano una intenzione mai dismessa… insomma si tratterebbe di un Patto contro l’egemonia dell’Occidente.
“… In questa situazione - ribadisce ancora Sisci -, Putin è un jolly, che sconvolge l’ordine globale a un livello senza precedenti. Dovrebbe essere messo alle strette il prima possibile. Più a lungo vaga liberamente, più significativo è il disturbo. Anche la possibilità che possa provocare l’Occidente riguardo al passaggio alla Cina produce più pericolo di prima.
È troppo ambiguo, non mantiene mai la parola data ed è impossibile fidarsi di lui. La sua presenza politica rende tutto confuso per le strategie di medio e lungo termine…”.
Le cosiddette analisi di compiacenti “studiosi” e giornalisti, che da sempre simpatizzano per il dittatore di Mosca, cercano di descrivere la situazione come un assestamento positivo per la Russia, ma si tratta di interpretazioni quanto meno dubbie.
La cooperazione strategica affermata dopo questo incontro si traduce in almeno 1.000 conteiner di attrezzature militari in cambio di tecnologie militari al dittatore nordcoreano che spingono a creare un rischio nucleare in mano a Kim III. Il tutto ha generato un allertamento massimo non solo per la Corea del Sud, ma per le Filippine, Giappone, India, Indonesia fino all’Australia…
Quali sono le strategie del leader del Cremlino che cerca di spostare verso l’Asia l’asse di una aggressione all’Ucraina che ha segnato in ogni caso una sconfitta politica? Se gli obiettivi erano occupare l’Ucraina e colpire la Nato i risultati sono negativi. L’Ucraina ha resistito e resiste alla vile e assassina aggressione e la Nato si è allargata…
“… Mettere alle strette Putin non è un gesto gratuito - dice ancora Francesco Sisci conversando per. Agenzia Radicale Video con il direttore Giuseppe Rippa -; ha possibili ripercussioni ma aiuta a spianare la strada da percorrere. Mantiene la Cina in gioco, aprendo la strada a potenziali soluzioni politiche ed economiche. Protegge l’Europa, spazzando via l’area di interesse della Russia, il che può creare confusione in America, Medio Oriente e Asia…”.
- Putin in Nord Corea: terrorismo politico nel mondo? Conversazione con Francesco Sisci di Geppi Rippa
(Agenzia Radicale Video)
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