George Deek, giovane ambasciatore arabo cristiano di Israele in Azerbaigian, paese musulmano, ha fatto conoscere i risulta di un recente sondaggio da cui emerge che la quasi totalità degli arabi israeliani, di fatto quasi tutti palestinesi, sono contro Hamas, il suo terrorismo, e si sentono profondamente legati allo Stato di Israele.
Un vero e proprio scisma tra loro e gli arabi palestinesi di Cisgiordania e Gaza. Ancora più significativo poiché anche nei territori palestinesi della West Bank e della stessa Gaza cresce, per quanto minoritaria e nascosta, la percentuale di quanti non sentono il loro destino di palestinesi guidato da Hamas e dalla stessa Autorità Nazionale Palestinese di Abu Mazen.
Il progrom del 7 ottobre che i terroristi di Hamas hanno compiuto nel sud di Israele, con l’assassinio a freddo di 1.400 donne, bambini, anziani, giovani israeliani, con gli inquietanti appelli agli arabi israeliani alla rivolta è miseramente fallito.
Con la tragica vicenda degli ostaggi ancora in sospeso, con gli scontri all’interno di Gaza, con più di 2 milioni di palestinesi vittime di Hamas e della guerra che si scatenata, emerge in ogni caso che per gli arabi-israeliani è sempre più forte il loro manifestarsi con un volontà di appartenenza ad Israele.
Con Anna Mahjar-Barducci, ricercatrice senior del Memri, l’istituto di ricerca sui media del Medio Oriente e da sempre collaboratrice di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, che vive a Gerusalemme, conversa Giuseppe Rippa partendo proprio dal sondaggio dell’ambasciatore Deek.
- Prova di rivolta fallita. Arabi-israeliani contro Hamas. Conversazione Anna Mahjar-Barducci / Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
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