I manifestanti riempiono le piazze e lei, dalla sua cella in carcere, si unisce a loro con uno sciopero della fame: Iulia Timoshenko, leader dell'opposizione ucraina, ha dato così il via alla sua personale forma di protesta per esortare i suoi connazionali e il presidente Viktor Ianukovich a firmare l'accordo di associazione e libero scambio con l'Ue, sospeso dal governo di Kiev.
Nei giorni scorsi migliaia di persone sono scesa in piazza in molte città per contestare una decisione, quella del premier ucraino, che mira a sacrificare il 'sogno europeo' in favore di un nuovo avvicinamento alla Russia di Putin.
Quest'ultimo ha infatti chiuso le frontiere a molti dei prodotti provenienti dall'Ucraina e ha minacciato gravi ripercussioni nel rapporto commerciale con la sua Russia se Kiev concluderà l'accordo con l'Ue rinunciando all'Unione doganale con Mosca, con la Bielorussia e il Kazakistan, una sorta di piccola 'prova generale' di quell'Unione euroasiatica che il premier russo ha intenzione di lanciare nel 2015.
“Abbiamo sentito le minacce dei nostri partner europei contro l'Ucraina, sino a promuovere manifestazioni di massa – ha dichiarato Putin in una conferenza stampa congiunta a San Pietroburgo con il premier turco Recep Tayyp Erdogan – Ecco la pressione, ecco il ricatto”. Ianukovich, dal canto suo, ha ribadito quanto già spiegato dal premier Mikola Azarov: la scelta di congelare la preparazione della firma d'accordo con Bruxelles è dovuta solo a motivi economici, e non strategici.
Secondo il primo ministro ucraino, infatti, “data la situazione economica nella quale si trova l'Ucraina”, il miliardo di euro promesso dall'Ue per l'accordo di associazione e libero scambio non è “nulla” se non “un'offerta a un mendicante”. La priorità, dunque, nonostante “non cambi la direzione strategica del paese” e l'integrazione europea rimanga un obiettivo del governo di Kiev, è “rilanciare le relazioni economiche con la Russia”.
“Mi appello a tutto il popolo – ha scritto quindi Timoshenko in un messaggio letto dal suo avvocato, Serghei Vlasenko – perchè reagisca a quello che è successo come a un colpo di Stato, perchè è di questo che si tratta: scendete in piazza”.
Ma Ianukovich, in un clima di tensione crescente, cerca di spegnere il fuoco acceso dalla leader dell'opposizione negli animi dei cittadini europeisti: “Voglio – spiega il presidente ucraino in un video – che la pace e la calma regnino nella nostra grande famiglia ucraina”.
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