Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

17/11/24 ore

Contraccezione d'emergenza: vecchi tabù e nuovi prodotti



Con intervista a Silvio Viale

 

La legge 194, testo del '78 legalizza e regolamenta l'aborto. Fu una grande battaglia ed una vittoria radicale che segnò un punto fondamentale a favore dei diritti delle donne ma che adesso viene affiancata da nuove sfide imposte principalmente dai progressi scientifici per quanto riguarda sia l'interruzione di gravidanza sia i sistemi anticoncezionali d'emergenza: la pillola del giorno dopo, introdotta in Italia a fine 2000 con i nomi di Norlevo o Levonelle, e della pillola dei 5 giorni dopo, Ellaone, autorizzata a metà novembre dall'Agenzia Italiana del Farmaco.

 

Il concetto per entrambi i farmaci è il medesimo: impedire semplicemente l’ovulazione con lo stesso meccanismo, applicato in misura più massiccia e con risultati di conseguenza più rapidi, delle normali e socialmen-te accettate pillole anticoncezionali. Altra similitudine per entrambi i farmaci è la necessità della prescrizione medica non riutilizzabile.

 

Le differenze: la pillola dei 5 giorni dopo ha ovviamente un’efficacia più protratta nel tempo anche se come per Norlevo e Levonelle la tempestività dell’assunzione è fondamentale; contiene ulipristal un antiprogestinico, ovvero un principio attivo della stessa famiglia del mifepristone, elemento della RU486.

 

Da questa sorta di apparentamento con la pillola abortiva è derivata la necessità – più psicologica e sociale che scientifica - di una test di gravidanza negativo prima della prescrizione di Ellaone anche se il farmaco è registrato come contraccettivo e non abortivo. Inoltre, per rendere la somministrazione ancora meno agevole, l’esclusione di una gravidanza deve avvenire attraverso i risultati del dosaggio dell’HCG beta, ovvero con le analisi del sangue.

 

Da qui nuovamente le somiglianze fra le due pillole d’emergenza: la difficoltà, quasi esclusivamente italiana, nell’essere assunte. Il concetto di emergenza, intrinseco nella stessa dicitura dei farmaci riportata in Gazzetta Ufficiale, viene subordinata al controllo medico... di Simona Martini


Aggiungi commento