Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

16/11/24 ore

Circoncisione: musulmani ed ebrei contro il divieto



Musulmani ed ebrei si sono ritrovati insieme sulla Bebelplatz, a Berlino, per difendere il diritto alla circoncisione e protestare così contro il decreto del tribunale di Colonia che ha messo al bando la pratica religiosa tradizionale considerandola “lesione volontaria”.

 

La sentenza renana è scaturita dal caso di un bambino musulmano di quattro anni circonciso in modo sbagliato e con conseguenze per la salute: infezioni ed emorragia. Il verdetto, emesso lo scorso 26 giugno, ha effetti limitati alla giurisdizione del tribunale renano, nel contesto della legge sulla tutela dell’integrità fisica dei minori; i giudici hanno infatti paragonato la circoncisione alle punizioni corporali, sostenendo così il principio del consenso obbligatorio e motivando così la loro decisione: la pratica religiosa va vietata se “è contraria alla volontà del nascituro di poter decidere da solo, in seguito, sulla sua appartenenza religiosa. Altrimenti, è aggressione”.

 

Assieme alla comunità musulmana si è unita chiaramente la comunità ebraica, che in Germania non subiva una restrizione legale così grave dalla caduta del regime nazista. “Se la circoncisione venisse proibita gli ebrei verrebbero spinti nell’illegalità e alla fine la vita ebraica qui non sarebbe più possibile” ha affermato preoccupato Dieter Graumann, il presidente del Consiglio generale degli ebrei tedeschi, dopo aver ricordato che, sin dal Medioevo, la circoncisione è consentita alle famiglie ebree tedesche.

 

Usando toni ancora più forti, Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei rabbini europei, afferma che “se verrà mantenuta in vigore la sentenza, non vedo futuro per gli ebrei in Germania”. Pare comunque che il governo Merkel stia già correndo ai ripari: ci sarà presto una nuova legge che renderà legale la circoncisione per evitare ulteriori equivoci. “Le circoncisioni fatte con responsabilità devono essere possibili in questo Paese senza il rischio di incorrere in una pena”, ha sottolineato Steffen Seibert, portavoce del governo.

 

Il governo federale di Berlino, intanto, ha già dichiarato che sul suo territorio la circoncisione è perfettamente legale se entrambi i genitori sono d’accordo e se viene effettuata con strumenti sterili (nessun cenno invece all’anestesia o alla presenza obbligatoria di personale medico).

 

Pochi giorni fa, la comunità ebraica berlinese ha rifiutato una legislazione transitoria che avrebbe permesso ai medici di condurre l’operazione, ma non ai circoncisori tradizionali e non medici, chiamati motel, esecutori della pratica religiosa adottata sia dagli ebrei e che dai musulmani, che consiste nell’amputazione di una parte del pene (il prepuzio) in età quasi sempre neonatale in genere senza anestesia e in ambienti privati.


Defne As


Aggiungi commento