Tre prigionieri sono stati giustiziati negli Stati Uniti in 24 ore, nelle prime esecuzioni negli Usa dopo quella problematica di Clayton Lockett in Oklahoma del 29 aprile, che causò al condannato una lunga agonia.
Il 17 giugno Marcus A. Wellon, 59 anni, nero, è stato giustiziato in Georgia. L’esecuzione è avvenuta con quasi 5 ore di ritardo sull’orario previsto per attendere che da Washington arrivasse la risposta della Corte Suprema su un ricorso che contestava la legge della Georgia che garantisce la segretezza a chi partecipa alle esecuzioni, e l’uso di farmaci provenienti da un laboratorio artigianale.
Respinto il ricorso, l’esecuzione è stata avviata poco prima della mezzanotte, in modo da rientrare all’interno del mandato di esecuzione già firmato. Wellon è stato dichiarato morto alle 23,56.
Secondo uno dei giornalisti che hanno assistito all’esecuzione, Adam Ragusea del Georgia Public Broadcasting l’esecuzione, effettuata con una overdose di pentobarbital, è durata leggermente più del previsto, ma sostanzialmente sembra non aver avuto problemi.
Wellons era sto condannato a morte nel 1993 con l’accusa di aver violentato e ucciso, il 31 agosto 1989, una ragazza di 15 anni, India Roberts. Wellon diventa il 1° giustiziato di quest'anno in Georgia, il 54° da quando la Georgia ha ripreso le esecuzioni nel 1983.
Il 18 giugno John E. Winfield, 46 anni, nero, è stato giustiziato in Missouri. L’esecuzione è iniziata 1 minuto dopo la mezzanotte e Winfield è stato dichiarato morto alle 0,10. Apparentemente l’esecuzione non ha avuto problemi.
Winfield era stato condannato a morte il 18 settembre 1998 con l’accusa di aver ucciso, il 9 settembre 1996, Arthea Sanders e Shawnee Murphy, che avevano dato ospitalità alla ex fidanzata di Winfield e madre dei suoi 2 figli, Carmelita Donald.
Winfield sparò anche alla Donald, che però sopravvisse, seppure rimanendo cieca. Winfield diventa il 5° giustiziato di quest’anno in Missouri, il 75° da quando il Missouri ha ripreso le esecuzioni nel 1989.
Infine, sempre il 18 giugno, John Henry, 63 anni, nero, è stato giustiziato in Florida. Era accusato, ed aveva confessato, di aver ucciso, il 22 dicembre 1985, la moglie Suzanne Henry, e il figlio che la donna ha avuto da un altro uomo, Eugene Christian, 5 anni. In precedenza aveva già scontato 7 anni per aver accoltellato 20 volte, nel 1976, una ex fidanzata, Patricia Roddy.
Henry diventa il 6° giustiziato di quest’anno in Florida, l’87° da quando la Florida ha ripreso le esecuzioni nel 1979, il 23° dell’anno negli USA, e il giustiziato n° 1382 da quando, il 17 gennaio 1977, gli Stati Uniti hanno ripreso le esecuzioni. (Nessuno Tocchi Caino - news)
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