Un totale di 1.455 persone sono state condannate a morte in India negli ultimi 10 anni: il che equivale - ha reso noto un gruppo per i diritti umani, sulla base di documenti ufficiali - ad una pena capitale emessa ogni tre giorni dai tribunali del Paese.
"Secondo il National Crimes Records Bureau (NCRB), un totale di 1.455 persone, una media di 132,27 all’anno, sono state condannate a morte dal 2001 al 2011” ha dichiarato Suhas Chakma, direttore dell’Asian Centre for Human Rights. L'Ong ha realizzato il suo rapporto "Lo stato della pena di morte in India" 2013 con riferimento ai dati del NCRB. L’Uttar Pradesh è in cima alla lista degli stati, con 370 condannati a morte.
L’Uttar Pradesh è seguito dal Bihar con 132 condanne a morte, nel Maharashtra il numero è stato di 125, nel periodo 2001-2011. La capitale nazionale ha avuto 71 condannati a morte, dice il rapporto. Negli stati nord-orientali di Arunachal Pradesh, Mizoram, Nagaland e Sikkim ed i territori di Andaman e Nicobar, Dadra e Nagar Haveli e Lakshadweep, nessuna condanna a morte è stata inflitta.
Sempre secondo il rapporto, le condanne a morte di 4.321 persone sono state commutate in ergastolo con il maggior numero di commutazione a Delhi, 2462, seguita dall’Uttar Pradesh con 458. Nel Jammu e Kashmir sono 18 le persone cui è stato risparmiato patibolo. (Fonte Nessuno tocchi Caino)
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